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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Carlo Maratta (cerchia)PITTORI: Carlo Maratta (cerchia)
Madonna della cintola e sant'Agostino, santa Monica e San Rocco
CARLO MARATTA (cerchia)
1700-1729
Gerano, chiesa di san Lorenzo martire
Madonna della cintola e sant'Agostino, santa Monica e San Rocco
La pala, dipinta a olio su tela, si trova in una cappella a lato dell'abside della settecentesca chiesa di San Lorenzo. L'opera viene attribuita alla bottega o alla cerchia del celebre Carlo Maratta e raffigura la Vergine assisa su un trono di nuvole con in braccio il Bambino Gesù. La Vergine offra una cintura a santa Monica che la accoglie con entrambe le mani. La santa indossa il saio delle monache che seguono la regola agostiniana.
Agostino, ritto in piedi a destra, indossa anch'egli il saio dei monaci che seguono la sua regola e tiene nella mano destra una cintura che gli ha appena offerto il Bambino. Il santo ha un viso giovanile con una foltissima barba e lunghi capelli. Con il braccio sinistro tiene appoggiato il bastone pastorale, mentre con la mano regge un grande libro. Ai suoi piedi troviamo deposta in segno di umiltà una elegante e preziosa mitra.
Fra Monica ed Agostino il pittore ha raffigurato in ginocchio san Rocco, taumaturgo invocato in tempo di peste, che veste da pellegrino con la gamba destra scoperta per la ferita che gli sta curando un piccolo angelo. Un cane con in bocca un tozzo di pane completa la simbologia iconografica di san Rocco, che fu guarito e sopravvisse grazie a un cane che gli portava ogni giorno un tozzo di pane.
Nella fascia superiore la Vergine, dal cui capo emana una efficace luce, è circondata da angioletti, che volano o sono assorti in preghiera.
L'edificio dedicato a san Lorenzo affonda le sue origini nell'XI secolo, e fu edificato inizialmente come chiesa cimiteriale. La chiesa è stata successivamente ampliata e rifondata tra il 1767 e il 1797 su progetto dell'architetto Giulio Camporesi. L'esterno presenta un'elegante facciata, che è inquadrata da paraste racchiuse dal timpano. Annessa alla facciata si alza la torre campanaria. L'interno è costituito da un'ariosa aula rettangolare con una unica navata e presbiterio absidato. Tre cappelle simmetriche si susseguono per ciascuno dei lati e la prima è quella del SS. mo Sacramento. Il tutto è ornato da stucchi settecenteschi con influenze rococò, come l'originario altare maggiore sostituito nel 1999 da uno in marmo. Il pavimento è in cotto, ma l'area della sagrestia è pavimentata in legno lamellare. La pala dell'ex altare maggiore raffigura il Martirio di San Lorenzo, opera di Romani Domenico Fiorentini, mentre due dipinti laterali presentano le immagini di San Pietro e San Paolo.