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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Martorana GioacchinoPITTORI: Martorana Gioacchino
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MARTORANA GIOACCHINO
1760-1779
Palermo, chiesa di santa Ninfa dei Crociferi
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
L'opera che raffigura sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa di Gioacchino Martorana si trova a Palermo nella chiesa di santa Ninfa dei Crociferi. La tela è una delle quattro che raffigurano i Dottori della Chiesa. In questo caso Agostino è rappresentato seduto ad uno scrittoio con la penna in mano. E' interessante osservare il foglio che nella raffigurazione del Martorana esce dal libro sul quale il Santo sta scrivendo. Sul foglio si possono leggere queste parole: "Gioac. Martorana ringrazia gli Giuliani delli Onori o Caricature che sogliono fare per il complimento a forestieri o paesano uomeni conosciuti". La frase, dal significato non del tutto chiaro, può essere letta come un ironico ringraziamento ai committenti che finanziavano gli artisti, a conferma del carattere bizzarro che la tradizione ha da sempre attribuito all'artista.
Sotto il piviale si nota la presenza della tunica nera dei monaci agostiniani che seguono la sua regola.
La costruzione della chiesa di Santa Ninfa fu incentivata dal Senato palermitano con la donazione ai Camilliani di una vasta area edificabile che si estendeva lungo la Strada Nuova. L'edificazione dell'edificio si protrasse dal 1601 al 1660 quando venne aperto al culto dei fedeli. La realizzazione di questa chiesa è dovuta soprattutto ai lasciti e alle generose donazioni di nobili famiglie palermitane, che ebbero poi le tombe all'interno del tempio. Questa generosità nasceva dalla ammirazione per il caritatevole servizio di assistenza e conforto offerto a malati e moribondi dai Chierici regolari i cosiddetti Crociferi, una congregazione fondata nel 1568 da Don Camillo de Lellis, che presenziò alla posa della prima pietra della chiesa palermitana. La chiesa si presenta a navata unica che si apre sulle profonde cappelle laterali tra esse intercomunicanti. La pianta è a croce latina con presbiterio ed abside squadrato.
Gioacchino Martorana
Artista nato nel 1735 e morto nel 1779 a Palermo. Figlio del pittore Pietro, dal padre ricevette i primi insegnamenti. Nel 1749 si recò a Roma fino ai primi anni Sessanta per un alunnato presso il Conca, indirizzato dal Vasi, discepolo del padre. Fu poi allievo del Benefial, che era Accademico di San Luca, sempre grazie alla segnalazione del Vasi, di cui sposò la figlia Caterina. Il corpus delle sue opere è molto vasto; fu un artista di grande successo e, oltre a numerose commissioni di tele e pale d'altare, realizzò cicli d'affreschi. Dal 1764 risulta attivo nel capoluogo isolano dove ha commissioni per chiese e palazzi nobiliari. Ricordiamo in particolare: l'Allegoria del vero Amore del gran salone di palazzo Comitini, sede della Provincia regionale di Palermo, che dal Martorana prende il nome. Nel 1760 firma e data gli affreschi allegorici di Palazzo Asmundo, i quali inneggiano alla giustizia terrena e divina, con intento di magnificare il ruolo di presidente di giustizia del committente Giuseppe Asmundo Paternò. Eseguì inoltre il ciclo decorativo della chiesa di S. Ninfa dei Crociferi e la pala d'altare raffigurante Le Vergini palermitane al cospetto della Trinità, considerata fra i suoi capolavori. Ancora decorò i saloni dei palazzi del marchese Natoli di Ramondetta, del marchese di Santa Margherita, del marchese Costantino, del marchese di S. Croce e Bordonaro. Morì a quarantaquattro anni.