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PITTORI: Milanti Cristoforo

La facciata della chiesa di Santa Maria dell'Itria a Trapani con le quattro nicchie

La facciata della chiesa di Santa Maria dell'Itria a Trapani con le quattro nicchie

 

 

MILANTI CRISTOFORO

1715

Trapani, chiesa di Santa Maria dell'Itria

 

Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

La facciata della chiesa di Santa Maria dell'Itria a Trapani ospitava nelle nicchie quattro statue che raffiguravano i primi quattro frati canonizzati dell'Ordine agostiniano, attribuite allo scultore trapanese Cristoforo Milanti. La loro realizzazione presumibilmente avvenne nel primo Settecento mentre la loro collocazione risale al 1745, anno in cui fu completata la facciata, eseguita su disegno dell'architetto don Piero Castro. Questo intervento fu l'ultimo di una lunga serie di ristrutturazioni operate dagli agostiniani sull'edificio a partire dal 1622, che si erano già protratte fino al 1697.

Le statue occupavano le quattro nicchie inquadrate da colonne corinzie poste nei due ordini della facciata.

Le quattro statue che raffiguravano Agostino, Tommaso da Villanova, san Nicola da Tolentino e Giovanni da Sahagun furono abbattute nel corso dei lavori di restauro del prospetto eseguiti nel 1827.

Nel secondo ordine della facciata, in corrispondenza della porta di ingresso si trova un medaglione che rappresenta la Sacra Famiglia, opera di Andrea, unica opera superstite dell'intera decorazione a stucco settecentesca.

Questa chiesa è chiamata popolarmente di Santa Rita perché è sentitissima la venerazione per la santa di Cascia. Importante esempio di barocco siciliano, la chiesa ricostruita dagli agostiniani scalzi insieme al convento dopo averla ottenuta nel 1621 dalla Confraternita di Santa Maria dell'Itria. All'interno della chiesa si trovano opere di Andrea Tipa, un crocifisso di Pietro Orlando, una tela di sant'Agostino di Pietro Novelli, il quadro di San Nicolò da Tolentino di Andrea Carreca e alcuni quadri di Giuseppe Felice. Il convento che era annesso alla chiesa, dopo il 1861 è stato confiscato dallo Stato. Dal 1923 è diventato la sede di un Liceo scientifico.

 

 

Cristoforo Milanti

Trapanese di nascita, con il fratello Giuseppe fu un notevole scultore e stuccatore del tardo barocco in Sicilia, specialmente a Trapani dove si trovano la maggior parte delle loro opere. Apparteneva a una rinomata ed apprezzata famiglia di artisti proveniente da Marsala che si era trapiantata a Trapani.

Capostipite della famiglia Milanti fu Antonio nativo di Marsala che si trasferì a Trapani per motivi di lavoro. Si sposò con una certa Giacoma da cui ebbe i figli Leonardo e Vincenzo. Quest'ultimo si sposò nel 1643 con Antonia di Via da cui nacquero i due figli Diego e Francesco scultori. Leonardo Milanti si sposò nel 1655 con Rosa Castelli figlia dello scultore Cristoforo e nacquero i due figli Giuseppe e Cristoforo entrambi scultori operanti a Trapani e Palermo. Cristoforo, il minore dei fratelli, era noto a Palermo anche con il nome di Ottavio.

Il padre Leonardo nel 1661 scolpì il crocifisso ligneo della chiesa di San Francesco d'Assisi di Trapani dove i due fratelli realizzarono le statue che rappresentano le virtù morali nella chiesa. Si sa praticamente nulla circa la sua data di nascita, se non che avvenne probabilmente verso il 1660. Fra le sue realizzazioni si possono ammirare il Tondo con la rappresentazione della Sacra Famiglia sopra il portale principale della chiesa di Santa Teresa alla Kalsa a Palermo, le Figure allegoriche in stucco raffiguranti le virtù di Francesco nella omonima chiesa a Trapani, così come la Madonna del Soccorso nella Chiesa di Santa Maria del Soccorso, nota anche come Badia Nuova. A Trapani si riconoscono a Giuseppe Milanti (nato nel 1658), un crocifisso di San Francesco nel Collegio dei Gesuiti, una Madonna del Rosario nella Chiesa di San Pietro e la Madre Addolorata nella Chiesa di S. Ninfa dei Crociferi. Ai due fratelli sono attribuite due figure processionali (Ecce Homo e L'Addolorata) della tradizionale processione dei Misteri di Trapani.