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PITTORI: Pieter Frederik Milis

Sant'Agostino cardioforo

Sant'Agostino cardioforo

 

 

PIETER FREDERIK MILIS

1700-1724

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

Sant'Agostino cardioforo

 

 

 

Questa stampa eseguita da Pieter Frederik Milis con una stampante Hasselt nel primo Settecento riproduce abbastanza fedelmente l'originario quadro di Philippe De Champaigne. Il soggetto dell'opera, che ci presenta sant'Agostino Dottore della Chiesa nel suo studio mentre sta scrivendo, si riferisce a un passo del nono libro delle Confessioni dove Agostino scrive: Sagittaveras tu cor meum charitate tua. Questa espressione di Agostino, che sarà ripresa anche in altri passi delle Confessioni e di altre opere, avrà grande fortuna nella agiografia e nella iconografia agostiniana anche recente. Come nell'originaria opera di De Champaigne questa incisione di Milis propone un Agostino allo scrittoio quasi folgorato dalla luce che proviene a sinistra in alto e che riempie tutta la scena fino al cuore fiammante che il santo regge nella mano sinistra. 

La scena si svolge nello studio di Agostino, che indossa i paramenti episcopali: ai suoi piedi sono accatastati disordinatamente libri e rotoli, mentre alle sue spalle si può notare una fornita biblioteca. Dall'alto a sinistra la luce riporta la scritta Veritas che prorompe su un Agostino vegliardo ma dallo sguardo vivido.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3