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Madonna della Cintura con Bambino, sant'Agostino e santa Monica
MAESTRO UMBRO
1700-1749
Montefalco, Convento della chiesa di S. Chiara
Madonna della Cintura con Bambino, sant'Agostino e santa Monica
Il dipinto propone un soggetto devozionale presente nella iconografia agostiniana da diversi secoli. Nel quadro, opera di un ignoto autore di scuola umbra settecentesca, troviamo la Madonna della cintura con in braccio il Bambino, mentre sant'Agostino e santa Monica si apprestano a ricevere il sacro cingolo. La tela si presenta di grandi dimensioni e misura cm 230 in altezza e 160 in larghezza.
La stesura del dipinto risale alla prima metà del Settecento ed è stato collocato, sino ad oggi, nel convento agostiniano della chiesa di santa Chiara a Montefalco.
Agostino è raffigurato da vescovo. con un aspetto molto giovanile nell'atto di prendere in consegna la cintura dal Bambino Gesù. Un angelo ai suoi piedi custodisce con cura fra le mani la sua mitra episcopale. Di fronte a lui la madre Monica, vestita da suora agostiniana è in atteggiamento di contrizione mentre sta per ricevere anch'essa dalle mani della Vergine la cintura. La scena è arricchita dalla presenza di molti angioletti che osservano l'episodio e vi partecipano con trasporto e curiosità.
L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.
Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.
Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.
Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.