MAESTRO CORSO

1760-1770

Montemaggiore, chiesa di sant'Agostino

 

La Vergine col Bambino e i santi Agostino e Giacomo

 

 

 

All'interno della chiesa di Montemaggiore sono conservate varie opere che riguardano Agostino. Una tela raffigura il santo nel suo studiolo con tutti i suoi attributi iconografici, un'altra ci presenta La Vergine col Bambino che appare a sant'Agostino e san Giacomo. Dietro l'altare maggiore è posta inoltre una statua in legno dorato che risale al XVIII secolo.

Il quadro con la Vergine, Agostino e san Giacomo è un'opera di valore artistico provinciale, tuttavia è un significativo esempio della devozione popolare. La Vergine, dall'aspetto alquanto giovanile, si erge a un livello superiore con in braccio il Bambino e appare ai due santi inginocchiati che volgono lo sguardo verso di loro.

Sulla destra Giacomo è abbigliato come un pellegrino, probabilmente in relazione al celebre Cammino che porta il suo nome. A sinistra troviamo invece Agostino che regge fra le mani un grande bastone pastorale. Il santo porta in testa la mitra e indossa un prezioso piviale. Il pittore ha voluto raffigurarlo come vescovo con tutti i suoi attributi propri della sua dignità episcopale.

Il suo volto è dipinto senza particolare efficacia, con una foltissima barba scura e gli occhi inaspettatamente espressivi e quasi spiritati.

A Montemaggiore una iscrizione all'interno della chiesa dedicata a sant'Agostino recita: "Questo popolo che ti è devoto per sempre, Agostino, proteggilo tu stesso con le tue preghiere, ti supplichiamo". La dedica costituisce una profonda e storica testimonianza della devozione popolare verso il santo che si è sviluppata nei secoli.

La chiesa di sant'Agostino di Montemaggiore dovrebbe risalire al XVII secolo. Montemaggiore forma con Cassano e Lunghignano il comune di Montegrosso nella Pieve de Pino.

L'edificio fu alquanto rimaneggiato tra il 1750 e il 1760 con la costruzione di una cupola. Il campanile fu realizzato nel 1651 e venne restaurato nel 1880. L'altare maggiore fortunatamente è sopravvissuto all'incendio del 12 ottobre 1875 che devastò l'edificio.

La facciata barocca è rivolta verso il paese di Calvi.