Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Niccolò NannettiPITTORI: Niccolò Nannetti
Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
NICCOLO' NANNETTI
1675-1749
Buggiano, chiesa di S. Maria in Selva
Sant'Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
Il convento di Santa Maria in Selva fu fondato dagli agostiniani pistoiesi nel XIII secolo e venne dedicato alla Santa Vergine Maria. L'edificio monastico sorge nel comune di Buggiano e appartiene alla Diocesi di Pescia. Fondato nel XIII secolo, venne abbandonato dai religiosi nel 1808 dopo la soppressione napoleonica e definitivamente soppresso nel 1866.
Attualmente è adibito a seminario e conserva ancora una ricca biblioteca. Al suo interno sopravvive uno splendido chiostro cinquecentesco ingentilito da eleganti bifore con archi a tutto sesto sulla entrata in mattoni a vista della sala capitolare.
Sulla facciata della chiesa è stato scolpito in pietra lo stemma dell'ordine agostiniano. Al suo interno, che si presenta a una sola navata dalla caratteristica struttura gotica con volte a crociera tipica del Duecento, troviamo memoria delle trasformazioni prodotte dai vari interventi dei monaci fino all'aspetto acquisito nel 1643.
La chiesa fu interamente affrescata da Niccolò Nannetti (1675-1749) nella prima metà del XVIII secolo. Sulla parete destra di conservano frammenti di affreschi di scuola toscana del XV-XVI secolo, che raffigurano il Volto Santo e alcune figure di Santi.
Nell'immagine Agostino è seduto ad uno scrittoio intento a scrivere e sopra la mano che tiene una penna si scopre un cuore infiammato, simbolo del suo amore per Dio e misura della forza della sua scrittura che vuole esprimere questo grande amore.
Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.