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PITTORI: Jan van Orley

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

JAN VAN ORLEY

1710-1720

Bruxelles, chiesa di santa Caterina

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Il dipinto a olio, che raffigura sant'Agostino, misura in altezza 160 cm e in larghezza 160 cm. Al centro dell'immagine sopra una nuvola scura troneggia il santo dal volto ancora giovanile. Una foltissima barba gli copre il mento e le guance e ne ingentilisce i tratti somatici. Con la mano destra sembra indicare qualche cosa, che sta scritto sul grande libro che tiene aperto, all'angioletto che al suo fianco gli regge i bastone pastorale e che lo guarda attentamente.

Alle sue spalle un altro angioletto osserva con devozione. Ulteriori due angioletti alati volteggiano in un cielo dai colori luminosi. Il santo in testa porta la mitra e indossa i paramenti episcopali. Sotto il piviale tuttavia si nota la presenza delle tunica nera dei monaci agostiniani.

 

La prima menzione di una cappella dedicata a santa Caterina risale al 1201. A quel tempo la cappella dipendeva dalla chiesa di san Giovanni Battista di Molenbeek. Venne sostituita nel XIV-XV secolo da una chiesa gotica che nel XVI inglobò la chiesa di san Giovanni. Nel 1629 l'edificio venne completamente trasformato e fu costruita una torre. I lavori terminarono più tardi dopo il 1664. Nell'Ottocento si decise di demolirla e di costruire un nuovo edificio, conservando però la torre barocca. La prima pietra della nuova chiesa fu posta nel 1854. Il progetto fu realizzato dall'architetto Joseph Poelaert e i lavori proseguirono fino al 1873 sotto la direzione di Wynand Janssens. La struttura della chiesa si ispira alla chiesa di sant'Eustachio a Parigi e riprende le costanti delle facciate delle chiese francesi del XVI secolo. Presenta una pianta basilicale con tre navate e un transetto, sorretta da archi rampanti e contrafforti. Vi è conservato un arredo molto omogeneo, ideato per la nuova chiesa e integrato da opere d'arte e oggetti di culto provenienti dalla chiesa precedente.

Tra le opere più significative si ricordano i dipinti di sant'Anna che intercede presso la Vergine e la Santissima Trinità per i naufraghi e la Glorificazione di Santa Caterina d'Alessandria oltre ad un vassoio d'argento con i punzoni di Mons.

I mobili neorinascimentali, che risalgono alla seconda metà del XIX secolo, sono opera dei fratelli Goyers di Lovanio: altare maggiore in marmo e pietra bianca, altari laterali in legno dipinto, banco della comunione, stalli e confessionali in rovere. Gli armadi da sagrestia in rovere risalgono alla metà del Settecento. All'interno si trovano anche due monumenti funerari in marmo nero e pietra bianca di G. L. Godecharle, uno in memoria del pittore P. Fr. Jacobs (morto nel 1808), l'altro a quello del pittore F. Delvaux (morto nel 1815).

Tra la importante serie di dipinti si notano in particolare le pale d'altare del XVII secolo attribuite a J. B Le Saive, O. Van Veen, Th. Van Loon, G. de Crayer, C. Schut. Sette dipinti vengono attribuiti a Jan Van Orley che operò nella prima metà del XVIII secolo.

 

 

Jan van Orley

Pittore, incisore e disegnatore di arazzi, apparteneva a una famiglia artistica in cui la professione era tramandata di padre in figlio. Bernaert van Orley fu l'esponente più famoso della famiglia. Jan van Orley (1665-1735) era il fratello minore di Richard van Orley (1663-1732), un importante incisore e pittore. Jan si formò con il padre Pieter (1638-1708 circa), un discreto paesaggista e miniaturista e iniziò la sua carriera come miniaturista. Dopo i bombardamenti francesi di Bruxelles nel 1695, la ricostruzione portò a molte commissioni per sostituire le opere d'arte distrutte. Jan van Orley e Victor Honoré Janssens furono i principali pittori storici fiamminghi che lavorarono in questa situazione. Jan van Orley riuscì ad assicurarsi commissioni per circa 30 dipinti per edifici religiosi e civili. Jan fu un artista prolifico e ha lasciato molte opere utilizzando varie tecniche, tra cui pittura, disegno, incisione e arazzi. I suoi soggetti principali sono la storia e la mitologia. È considerato uno degli ultimi importanti disegnatori di arazzi fiamminghi. Nei primi anni del 1700 Jan van Orley e Augustin Coppens collaboravano spesso a cartoni per arazzi. La coppia creò congiuntamente uno stile neobarocco per i laboratori di Bruxelles.