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PITTORI: Giuseppe Orsoni

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

GIUSEPPE ORSONI

1731

Brescia, chiesa di Santa Maria della Carità o del Buon Pastore

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa immagine che riproduce a figura sant'Agostino è stata affrescata nella chiesa di Santa Maria della Carità o del Buon Pastore a Brescia. Il santo vi è stato dipinto nelle sua vesti e nella sua dignità episcopali. In testa porta la mitra, mentre con la mano destra impugna il bastone pastorale. Il volto esprime una serena pacatezza e maturità nell'espressione. Una folta barba gli copre il mento e scende fin sul petto. La mano sinistra è rivolta al fedele, quasi a invitarlo a vivere con lui l'esperienza spirituale che sta provando con gli occhi rivolti al cielo. Il dipinto è probabilmente ascrivibile a Giuseppe Orsoni che nel 1731 affresca le pareti interne.

 

La chiesa di Santa Maria della Carità, nota anche come chiesa del Buon Pastore, dalla fine dell'Ottocento passò sotto la giurisdizione delle suore del vicino monastero del Buon Pastore. Nel 1998 le suore si trasferirono a Mompiano e,il vescovo Bruno Foresti dispose che l'amministrazione della chiesa fosse trasferita alla parrocchia del Duomo. La chiesa è costruita con un impianto a caratteristica pianta ottagonale e conserva un notevole e interessante apparato decorativo barocco.

La chiesa fu edificata a partire dal 1640 su progetto dell'architetto Agostino Avanzo su commissione del sacerdote Pietro Franzoni, superiore del Pio Istituto delle Penitenti. La costruzione durerà fino al 1655. Il nuovo edificio è sorto nell'area di un precedente luogo sacro dedicato alla Maria Maddalena, con lo scopo di accogliere al suo interno una fedele riproduzione della Santa Casa di Nazaret, quale si trova custodita nel Santuario della Santa Casa a Loreto. Una simile riproduzione vi fu posta nel 1658. Già nel 1654 la chiesa aveva ricevuto il miracoloso affresco della Madonna della Carità, un'opera realizzata tra fine del Quattrocento e l'inizio Cinquecento, che in origine si trovava nel cosiddetto monastero di San Girolamo, retto dalle suore carmelitane.

Nella seconda metà del Seicento sul fastoso altare maggiore fu collocata l'immagine della Vergine dei Terragli, dietro alla quale si costruì una cappella simile alla Santa Casa di Loreto. Il pavimento con marmi policromi si integra con gli stucchi e gli affreschi delle pareti e con le prospettive architettoniche della cupola.

Nella prima metà del Settecento vennero apportate alcune modifiche che hanno riguardato l'esecuzione degli ornamenti scultorei e pittorici della facciata. Nel 1825 venne terminata la costruzione con l'innalzamento della grande croce sulla cupola.

 

 

Giuseppe Orsoni

Pittore bolognese della parrocchia di san Lorenzo dell'epoca barocca, Giuseppe Orsoni (1691-1755) studiò disegno con Domenico M. Viani e si specializzò in quadratura con Pompeo Aldrovandi. Studioso di architettura teatrale, fu anche scenografo attivo a Genova, Lucca, Torino, Brescia. Lo troviamo ascritto all'Accademia Clementina. Ebbe due figlie, Teresa e Rosa.

A Giuseppe Orsoni fu affidato il compito di ridipingere e rinnovare gli affreschi nella chiesa di S. Domenico a Bologna eseguiti sulle parete laterali da Angelo Michele Colonna e Agostino Mitelli (1654-1657) che furono fortemente danneggiati dai lavori di rinnovamento (1728-1737) di cui fu oggetto la cappella del Rosario.