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Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI OSMA
1701
El Burgo de Osma, Ospedale di sant'Agostino
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Nella nicchia centrale al più alto livello dell'edificio che corrisponde all''ex Ospedale di S. Agostino che sorge a Burgo de Osma presso Soria in Spagna, si può ammirare questa bella statua che raffigura sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa.
Nel 1468, il vescovo Pedro Garcia Montoya, fondò un ospedale a Burgo de Osma, con lo scopo di ospitare pellegrini e malati. Sorgeva nel giardino di Nuestra Señora del Espino, lontano centro urbano per evitare la diffusione delle malattie tra la popolazione. L'ospedale venne rifatto nel 1701 e si presenta a forma di quadrato con cortile porticato al centro. La struttura segue il modello herreriano della casa d'Austria, anche se presenta caratteristiche barocche sgargianti. La facciata principale, in pietra, si apre sulla Plaza Mayor e presenta una struttura simmetrica, con architrave della porta affiancata da due aperture delle finestre, e ripetizione della stessa composizione al piano superiore con balcone centrale tra due nicchie, che ospitano le immagini di San Francesco e San Sebastiano. Al centro, sopra la porta si trova lo stemma del vescovo Montoya, proprio sotto lle mensole delle colonne che sorreggono la nicchia che ospita la statua di Sant'Agostino. Su entrambi i lati dell'edificio si alzano due torri snelle sormontate da guglie di tre corpi in ciascuno dei quali si apre una finestra al piano inferiore e balconi in alto. Attualmente l'Ospedale di Sant'Agostino è riutilizzato a scopi amministrativi e sociali.
Il cortile interno presenta due corpi di fabbrica aperti ciascuno con un fronte di cinque archi, cornice in pietra e due scudi di facciata. Interessante è la cupola barocca della cappella, opera di Pedro Portela.
La figura di Agostino è imponente nella sua ieratica composizione barocca: il santo è vestito da vescovo con la mitra in testa e con la mano destra impugna il bastone pastorale dalle forme eleganti e snelle.
Con la mano sinistra regge un gran libro, su cui è appoggiato il modello di una chiesa. Il volto del santo esprime una forte maturità, che è confermata dalla presenza di una folta barba riccioluta che gli scende fin sul petto.