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Agostino ordinato sacerdote da Valerio
MAESTRO PALERMITANO
1766
Palermo, chiesa di sant'Agostino, Sacrestia
Agostino ordinato sacerdote da Valerio
La scena presente sul soffitto della sacrestia della chiesa di sant'Agostino a Palermo raffigura la presentazione di Agostino al vescovo di Ippona Valerio perchè venga ordinato sacerdote. Il santo è qui raffigurato in età giovanile con un'aureola in testa. Indossa la tunica nera dei monaci dell'ordine agostiniano e, in analogia a quanto racconta Possidio, è raffigurato con una torsione del corpo che sta a significare la riluttanza del santo ad accettare l'ordinazione presbiterale nonostante il popolo lo spinga, quasi a forza, ad accettare.
Valerio, che ha dichiarato a gran voce la necessità di avere un collaboratore, è seduto sulla cattedra episcopale ed allarga le braccia per accogliere Agostino. Il vescovo ha un aspetto anziano, con il viso solcato da righe e una lunga barba grigiastra. Al suo fianco sinistro un chierico gli tiene aperto un grande libro per le funzioni religiose. La scena è animata dalla presenza di numerosi fedeli, uno dei quali con la mano sinistra lo spinge volutamente sulla spalla verso il vescovo. Dietro di lui un altro fedele dal vestito verde con la mano destra fa altrettanto. In basso, su un piano inferiore, altre persone osservano la scena: sono sciancati e storpi che cercano di avvicinarsi agli altri fedeli.
In alto è un tripudio di angeli di varia grandezza, che svolazzano sia osservando la scena sottostante, sia indicando un cartiglio dove troviamo scritto che Agostino divenne sacerdote nell'anno 391 quando aveva l'età di 37 anni.
Agostino venne ordinato sacerdote da Valerio nell'391 a Ippona su acclamazione del popolo: Agostino non pensava di diventare sacerdote e, per paura dell'episcopato, scappava anche dalle città nelle quali era necessaria un'elezione. Ma un giorno, essendo stato chiamato ad Ippona da un amico, stava pregando in una chiesa quando un gruppo di persone improvvisamente lo circondarono, lo consolarono ed implorarono Valerio, il vescovo, di elevarlo al sacerdozio; nonostante i suoi timori, Agostino fu ordinato nel 391.
Il novello sacerdote considerò la sua ordinazione come una ragione in più per riprendere la vita religiosa a Tagaste e Valerio la approvò così entusiasticamente che gli mise a disposizione delle proprietà della chiesa, autorizzandolo a fondare un monastero.
In quel tempo esercitava l'ufficio di vescovo nella comunità cattolica di Ippona il santo Valerio. Mentre egli un giorno parlava al popolo di Dio circa la scelta e l'ordinazione di un prete e l'esortava in proposito, perché così richiedeva la necessità di alcune persone, che conoscevano la dottrina di Agostino e i suoi propositi, gettategli le mani addosso, lo tennero fermo e, come suole accadere in casi del genere, lo consacrò sacerdote, mentre tutti unanimi in quel proposito chiedevano che così si facesse. Infine la cosa si compì secondo quanto voleva il desiderio del popolo.
POSSIDIO, Gesta Augustini 4, 1