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PITTORI: Maestro di Panama

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI PANAMA

XVIII secolo

Panama City, chiesa di S. Giuseppe

 

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

La chiesa di San Jose è una piccola costruzione quasi anonima di arte barocca di tipo coloniale, che si incontra lungo una stretta strada nel quartiere di San Felipe di Panama City. Costruita poco dopo il primo insediamento spagnolo nel XVI secolo conserva al suo interno il famoso Altare d'oro o "Altar de Oro", costruito in legno intagliato e completamente rivestito in lamina d'oro.

Nel 1671 Panama fu saccheggiata dal pirata Henry Morgan che cercò di impadronirsi anche dell'altare d'oro. Il sacerdote della chiesa di San Jose nel disperato tentativo di proteggere il bene più prezioso della chiesa fece dipingere l'altare di nero. Quando Morgan il prete riuscì a convincerlo che un pirata lo aveva battuto sul tempo e si era preso il bottino e che l'altare ormai era solo un legno nero. La leggenda vuole anche che il sacerdote ricevesse una donazione per l'altare da parte di Morgan, che borbottò: "Io non so perché, ma credo che tu sei più di pirata di me".

La chiesa è piena di altari laterali e alcune finestre in vetro colorato molto belle: tra i santi raffigurati troviamo Santa Rita da Cascia e Sant'Agostino di Ippona.

Qui il santo è stato rappresentato come vescovo con tutti i suoi principali attributi iconografici. Indossa gli abiti vescovili, ha la mitra in tesata e il bastone pastorale in mano. Con la destra alza verso il cielo un cuore fiammante. Sotto gli abiti si intravede la cocolla nera dei frati agostiniani e rimarcare l'appartenenza del santo a quest'Ordine.

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.