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PITTORI: Maestro di Petershausen

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI PETERSHAUSEN

1741-1752

Petershausen, chiesa di san Lorenzo

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Sulle pareti laterali del presbiterio della chiesa di san Lorenzo a Petershausen si affacciano le statue in legno del Padre della chiesa Agostino, con in mano un cuore fiammeggiante, e Sant'Egidio, uno dei Quattordici Santi Ausiliatori, accompagnato da una cerva. La statua che raffigura Agostino si trova sopra l'ingresso della sagrestia e ci mostra un santo dal volto giovanile, senza barba, vestito con i suoi paramenti episcopali. In testa porta una semplice mitra con un simbolo triangolare che ricorda la Trinità, mentre nelle mani regge il cuore fiammante e il bastone pastorale.

Nella predella si legge in caratteri gotici il nome St. Augustinus a identificare il personaggio raffigurato.

 

Petershausen viene menzionato una prima volta nel 1116 come Perhtricheshuson o Case di Perhtrich. Nel 1147 si cita l'esistenza di una chiesa nel villaggio e sebbene non esistano documenti si presume che il primo edificio sacro fosse di stile romanico.

L'edificio odierno fu probabilmente costruito intorno al 1500 in età tardo gotica e ricostruito in epoca barocca dal 1741 al 1752. Il campanile a sei piani con tetto a due falde e la sua struttura, così come il presbiterio, provengono dalla chiesa gotica. L'odierna navata fu costruita intorno al 1745 e ampliata di fu ampliata di tre campate a ovest nel 1890. Numerose lapidi ed epitaffi sono incastonati nelle pareti esterne della chiesa. Il presbiterio e la navata sono ricoperti da pregevoli stucchi in stile rococò, parzialmente completati e rinnovati intorno al 1890. Le pareti e gli archi delle finestre sono decorati con cartigli in stli rocaille mentre i dipinti del soffitto sono circondati da cornici in stucco. Gli stucchi dell'arco del presbiterio risalgono al periodo rococò. Incorniciato in un cartiglio in stucco è lo stemma di Michael Hörmann, che è stato pastore a Petershausen dal 1734 al 1763.

I dipinti del soffitto della navata furono eseguiti nel 1890 come parte dell'ampliamento della chiesa da Caspar Lessig e Anton Ranzinger. Il dipinto centrale del soffitto mostra l'incoronazione di Maria, i dipinti più piccoli in direzione del coro raffigurano invece i quattro evangelisti con i loro simboli e gli apostoli Pietro e Paolo. In direzione del loggione troviamo Re Davide che suona l'arpa. Sopra la galleria si può vedere Santa Cecilia all'organo circondata dai simboli mariani della rosa misteriosa, la stella del mattino, la casa d'oro e l'arca di Noè.

Il fonte battesimale ottagonale è di epoca tardo gotica e riferibile al Cinquecento. L'altare maggiore barocco fu probabilmente realizzato nel 1680. È incorniciato da quattro colonne tortili intrecciate con foglie di vite. Ai lati sono raffigurati di San Lorenzo, patrono della chiesa, con il suo attributo della grata, e di San Sebastiano, che tiene in mano due frecce. Entrambi i santi tengono in mano le palme dei martiri. La pala d'altare del 1861 raffigura Maria con il bambino Gesù, Giovanni Battista e San Giuseppe.

I busti di san Corbiniano, patrono dell'arcidiocesi di Monaco e Frisinga e di sant'Odilia sono visibili su mensole sopra i candelabri degli apostoli sull'arco del coro. I due altari laterali risalgono all'Ottocento. La pala dell'altare di sinistra raffigura Maria con Gesù Bambino e i 14 Santi Ausiliatori, accanto a santa Elisabetta di Turingia e una santa con un libro in mano, forse Santa Teresa d'Avila. La pala dell'altare destro rappresenta san Leonardo mentre le figure laterali sono san Francesco Saverio e san Francesco d'Assisi. Il pulpito, realizzato in stile rococò, risale alla fine del XIX secolo: sulla balconata del pulpito sono raffigurati gli evangelisti con i loro simboli. La copertura incorona l'Arcangelo Michele che impugna la spada fiammeggiante e sconfigge Lucifero sotto forma di drago. Il Crocifisso e l'Addolorata nella navata sono datati intorno al 1750. La scultura di san Nicola risale al 1720 circa al primo periodo rococò. È vestito da vescovo e tiene in mano un libro su cui giacciono tre palline d'oro.