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Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO DI SALAMANCA
1700-1706
Salamanca, chiesa di San Juan de Sahagùn
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
L'affresco che raffigura sant'Agostino si trova a Salamanca, in Messico, nella chiesa di san Juan de Sahagun.
Agostino vi appare a mezzo busto nella sua dignità episcopale con la mitra in testa e il piviale.
Il volto del santo ha un aspetto da vegliardo con una folta barba grigia. Sopra il piviale tuttavia si nota il saio nero dei monaci dell'Ordine agostiniano: si tratta di un particolare abbastanza diffuso il cui scopo era quello di rimarcare la diretta filiazione dell'Ordine dal grande Dottore della Chiesa.
La città di Salamanca fu interessata dalla diffusione dell'ordine agostiniano in Messico, quando nel 1602 i monaci dell'Ordine espandettero i loro insediamenti nella regione di Michoacan, istituendo la Provincia di San Nicolás de Tolentino, che interessava gli attuali stati di Michoacan, Guanajuato, Queretaro, Colima e gran parte di Jalisco.
La nuova provincia nacque dalla frammentazione della Provincia del Nome Dolce di Gesù del Messico.
Nel 1615, sotto la guida dell'agostiniano Fray Juan de San Nicolas, venne fondato il convento di Salamanca sotto l'invocazione di San Juan de Sahagún, patrono della omonima città spagnola di Salamanca. Nel 1631 nel convento vivono 3 monaci che vi risiedono in modo permanente. Nel 1641 viene gettata la prima pietra del nuovo tempio di San Juan de Sahagún su progetto di Antonio de Elexalde. Nel 1655 viene completata la cupola e la chiesa è portata a termine.
Nel 1700 viene avviata la decorazione interna e sono costruiti tre altari: quello di Guadalupe, quello di sant'Agostino e la Vergine del Ribbon e quello dei Re. Nel 1706 viene completato il chiostro inferiore e la chiesa viene consacrata. mentre nel 1746 Fray Matías de Escobar avvia il processo di fondazione dell'Università agostiniana di Salamanca. Nel 1761 viene realizzato anche il grande chiostro.
Nel 1768 lo scultore Pedro José de Roxas inizia la costruzione degli altari laterali dedicati a Giuseppe e sant'Anna, mentre nel 1771 Antonio de Elexalde, il Giovane, viene assunto per eseguire altri undici altari. Il 28 agosto 1782, giorno della festività di sant'Agostino, tutto il lavoro decorativo, con ornamenti in stile plateresco, fogliame architettonico, cupole, corone, ghirlande, statue finemente lavorate, viene terminato, così come lo si vede oggi.