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PITTORI: Maestro di Salemi

La Madonna della Cintura con Agostino e santa Monica

La Madonna della Cintura con Agostino e santa Monica

 

 

MAESTRO DI SALEMI

XVIII secolo

Salemi, chiesa di S. Agostino

 

La Madonna della Cintura con Agostino e santa Monica

 

 

 

La tela raffigura un episodio alquanto diffuso nell'Ordine agostiniano ed è un elemento significativo della devozione agostiniana verso la Vergine. Dall'alto di una nube, dove è assisa portando in grembo il Bambino Gesù, la Vergine offre una nera cintura a Monica che allarga le braccia per accettarla. Sia Monica che il figlio Agostino, entrambi inginocchiati, sono vestiti degli abiti monacali dell'Ordine: la cocolla nera ricopre Monica, mentre il nero abito emerge chiaramente da sotto dalle vesti episcopali di Agostino. E' questo un simbolo importante per riaffermare la continuità dell'Ordine agostiniano con il suo fondatore. Il convento agostiniano di Salemi risale al 1400 e venne fondato dal Generale Falciglia. La chiesa si crede che risalga al 1250 sotto il titolo dei Santi Filippo e Giacomo, a cui era legata una confraternita che donò la chiesa agli Agostiniani nel 1400. All'altare maggiore esiste un ampio coro e al centro un altare ligneo con sotto l'urna della Martire S. Vincenza: in alto troviamo la tela che raffigura S. Filippo e Giacomo. La chiesa ha tre ampie cripte per la sepolture dei religiosi. Il complesso del convento oggi è sede di alcuni uffici comunali.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.