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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Bernhard SchilcherPITTORI: Bernhard Schilcher
Agostino cardioforo
BERNHARD SCHILCHER
1758
Korneuburg, chiesa di sant'Agostino
Agostino cardioforo
Questa statua si trova in una nicchia della facciata della chiesa di sant'Agostino a Korneuburg, lungo il corso del Danubio. Altre statue di santi agostiniani, fra cui Tommaso da Villanova, san facondo e san Nicola da Tolentino, si trovano nella facciata della chiesa. Lo scultore Bernhard Schilcher la realizzò nel 1758.
Nella parte medioevale della città sorse lungo le mura il monastero agostiniano che fu attivo fino al 1808. La sua fondazione risale agli eventi sanguinosi di una presunta caccia agli stranieri nel 1305. Due ebrei furono linciati dai cittadini e nel 1305, sul luogo della casa dei due ebrei fu costruita una cappella dedicata a Cristo. Nel 1338 il complesso fu trasformato in monastero. Le pitture dell'altare maggiore e altri tre quadri realizzati da Franz Anton Maulpertsch risalenti al periodo 1745-1758 sono state gravemente danneggiati nel 1945.
La statua di Agostino ce lo presenta nelle vesti di un frate agostiniano con una folta barba e dall'aspetto giovanile. Il santo indossa la tunica propria degli agostiniani e dal suo fianco si nota la tipica cintura, simbolo e segno di fedeltà. Nella mano destra alzata verso l'alto Agostino regge un grosso cuore fiammante.
Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
A Stockerau nella Sparkassaplatz si conserva un raro e notevole di un gruppo di Pietà monumentale e prepotente realizzato tra il 1756 e il 1762 dallo scultore locale Bernhard Schilcher.
Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?
AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3