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PITTORI: Scultore di Schlägl

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

SCULTORE DI SCHLAGL

1731

Schlägl, Collegiata dell'Assunta

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua fa parte del gruppo scultoreo in legno dell'altare dedicato a san Norberto nella chiesa collegiata del monastero dell'Assunta che si trova a Schlägl. L'opera scultorea, di ignoto autore,, risale al Settecento in piena età barocca, di cui recepisce sia le forme iconografiche più diffuse sia lo stile artistico.

Il santo regge con la mano sinistra il bastone pastorale, mentre con la destra si tocca con compunzione il petto, in segno di umiltà. In testa porta la mitra ed il suo viso dall'aspetto maturo, ma ancora giovanile, è piuttosto mediocre nella espressione delle emozioni provate dal santo. Una folta barba riccioluta e nera gli copre l'intero viso e cade fin sul suo petto.

La regola agostiniana fu adottata da numerose congregazioni, anche medioevali, fra cui troviamo i norbertini o premostratensi, seguaci di Norberto di Xanten, fondatore dell'insediamento originario nel 1218, quando San Norberto vi venne a vivere e a lavorare assieme ai membri dell'ordine premonstratense della Foresta Boema.

Il portale della chiesa del monastero della Assunzione di Maria a Schlägl nell'Alta Austria, è stato creato da Johann Spaz junior nel 1654.

 La chiesa abbaziale realizzata in stile gotico presenta tre navate e una grande scalinata che porta al coro. Gli altari, il pulpito e gli stalli del coro furono realizzati tuttavia nei secoli XVII e XVIII e sono particolarmente interessanti per la loro ricco lavoro di intaglio e di intarsio.

Le origini dell'abbazia rivivono nelle forme della cripta romanica e gotica. All'interno la chiesa Collegiata costruita inizialmente in stile gotico è stata successivamente modificata arricchendola di strutture barocche.

L'imponente libreria neo-barocca - circa 60.000 libri e numerosi manoscritti - testimonia l'importanza dello studio e della scienza per il monastero. Schlägl possiede anche una vasta collezione di dipinti che spaziano dalle tavole di epoca gotica fino all'età più recente e inoltre c'è una intera una collezione di ritratti di quasi tutti i confratelli. La chiesa conserva vari organi fra cui uno del 1634 che è fra i più importanti in Austria.

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6