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PITTORI: Maestro di Schmerlenbach

Agostino e il bambino sulla spiaggia

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

MAESTRO DI SCHMERLENBACH

1760-1765

Hösbach, chiesa di sant'Agata

 

Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

 

In questa scena incorniciata a stucco bianco l'artista ha raffigurato sant'Agostino in un celebre episodio leggendario che lo vede protagonista nella sua ricerca volta a conoscere il mistero della Trinità.

L'episodio descritto in questa leggenda è piuttosto noto: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno mentre passeggiava per una spiaggia incontrò un bambino-angelo che con una conchiglia prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

L'espressione meravigliata di Agostino alla risposta del bambino compare pienamente nel volto del santo che l'artista ha voluto rappresentare. Agostino ha un aspetto vegliardo con una foltissima barba bianca che gli scende copiosa dal mento e il suo sguardo attonito è completamente rivolto al bambino. Con la mano destra si appoggia al bastone pastorale, forse stanco per gli anni e per la posizione inginocchiata. In testa porta una elegante mitra impreziosita da gemme e indossa un piviale di buona fattura. Con la mano sinistra regge un cuore fiammante, ulteriore simbolo del suo amore per la divinità.

il bambino è seduto sulla spiaggia e con naturalezza regge con la mano sinistra una conchiglia. Con l'altra mano si appoggia a terra con una dinamica torsione del corpo. la scena si svolge in un ambiente semplice con sullo sfondo una marina e qualche monte che si perdono all'orizzonte dove il cielo si tinge di colori azzurri e rosati.

 

La chiesa di sant'Agata si trova a Schmerlenbach, nella Bassa Franconia in Baviera. Dal 1812 la chiesa, che apparteneva all'ex monastero benedettino di Schmerlenbach, è diventata la parrocchiale sede di numerosi pellegrinaggi.

Costruita nel 1758-1759, è costituita da una navata centrale e da un coro leggermente arretrato, chiuso su tre lati a est. Piuttosto poco appariscente dall'esterno, l'interno della chiesa del monastero è festoso, ma non invadente, decorato in stile barocco e rococò. Una sua caratteristica è la cosiddetta "architettura illusoria" sotto forma di finestre dipinte sul muro. Si tratta di un espediente per espandere visivamente l'interno della chiesa. Le pareti laterali sono divise da lesene, tra le quali si aprono delle finestre arcuate. A ovest della navata, si eleva una torre quadrata neogotica, il cui ultimo piano ospita il campanile ed è coperto da un elmo piegato ricoperto di ardesia. Il piano sottostante ospita l'orologio della torre. Il soffitto all'interno è dipinto, i cui soggetti sono incorniciati da stucchi. L'altare maggiore è stato costruito intorno al 1710, gli altari laterali risalgono al 1720-1730. Il pulpito fu realizzato intorno al 1700. Nella chiesa si conserva anche un ostensorio tardo gotico e un'immagine miracolosa del ritratto della Vergine Maria.

Affidato al patronato della Beata Vergine Maria, il monastero dedicato a sant'Agata fu fondato nel 1218 da Gottfried von Kugelnberg, prevosto di Mockstadt e arcidiacono di Würzburg. Nel 1758 la fatiscente chiesa del monastero fu demolita per ordine della badessa Maria Engelberta von Rodenhausen e ricostruita in stile barocco. Le succedette Maria Antonia von Syrenburg che fu anche l'ultima badessa del convento. Dopo la sua morte nel 1807, non fu trovato alcun successore e il monastero venne sciolto e consegnato al cancelliere elettorale Karl Theodor von Dalberg.