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PITTORI: Scuola tedesca

Agostino cardioforo

Agostino cardioforo

 

 

SCUOLA TEDESCA

1700-1720

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

Agostino cardioforo

 

 

 

E' sconosciuto il nome dell'artista che ha realizzato quest'opera. E' incerto anche il luogo di produzione dell'opera, che proviene senz'altro dall'orizzonte culturale tedesco. Realizzata in legno di tiglio verniciato, la statuetta misura in altezza 134 cm e in larghezza 61 cm. La statua inoltre presenta un ingombro in profondità di 40 cm.

Il santo raffigurato è Agostino che qui veste gli abiti episcopali. E' ritto in piedi appoggiato sulla gamba sinistra, mentre la gamba destra è posizionata leggermente in avanti per stare meglio in equilibrio. Il viso è incorniciato da una folta barba e capelli ricci. Lo scultore lo ha mostrato in pompa magna come vescovo con camice, cotta, stola, con una chiusura a forma di quadrifoglio, mitra e croce pettorale. L'intera figura poggia su un basamento rettangolare. Nella mano destra Agostino tiene sollevato in alto un cuore fiammante. Attualmente la statua è dipinta di bianco, ma forse in passato era policroma poiché si rinvengono minuscole tracce di vernice rossa; le fiamme del cuore sono gialle e la mitra è verniciata in oro. Tra i piedi di Agostino e il basamento c'è una apertura rotonda che si collega con il lato sinistro del petto, forse un possibile punto di attacco per un aggancio ormai scomparso. L'immagine è composta da più parti ed è stata scavata nella parte posteriore.

La statua è incompleta poiché l'avambraccio sinistro è mancante. La punta della mitra è parzialmente danneggiata e si possono notare diverse crepe che attraversano la figura. E' altresì probabile che la statua sia stata oggetto di restauri che hanno interessato la parte superiore del cuore e il braccio superiore destro, dato che la finitura è gravemente danneggiata.

 

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3