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PITTORI: Maestro di Siviglia

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa a Siviglia nella chiesa di san Nicola di Bari

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI SIVIGLIA

1700-1750

Siviglia, chiesa di san Nicola di Bari

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua lignea si trova nella chiesa di san Nicola di Bari a Siviglia. Dalla parte del Vangelo si trova una pala d'altare neoclassica del XIX dedicata a santa Rita da Cascia, la cui statua si trova in una nicchia della pala stessa. Sulle fasce laterali, separate da colonne, sono ben visibili le statue si sant'Antonio de Padova e di sant'Isidoro. La nicchia che ospita santa Rita, la cui immagine è stata raffigurata con un vestito del XVIII secolo, sta al centro del frontone, che conduce al sottotetto dell'altare.

In questa posizione si può osservare in una nicchia l'immagine di San Juan de Dios, affiancata da due statue: una di sant'Agostino e l'altra di sant'Ambrogio, due dei quattro Padri della Chiesa. Ai piedi della statua di santa Rita si trova un'urna che ospita una serie di Pietà.

Agostino è stato qui raffigurato nella sua qualità di vescovo con la mitra episcopale in testa. Nella mano sinistra regge un libro aperto dove è appoggiato un modella della chiesa di san Nicola di Bari, Con l'altra mano sembra quasi invitare i fedeli ad ascoltarlo e a seguirne l'esempio.

Il santo ha un viso ancora abbastanza giovanile ed una folta barba riccioluta che gli copre il mento scendendo fino al petto.

Sotto l'abito episcopale si nota il nero saio degli eremitani agostiniani. Questo particolare ricorre con una certa frequenza nella iconografia agostiniana e nasce dalla volontà dell'Ordine agostiniano di ribadire che che Agostino fu il fondatore dell'ordine stesso.

 

La chiesa di San Nicola di Bari a Siviglia è anche sede della Fratellanza di San Nicola ovvero La Candelaria. San Nicola di Bari è uno dei pochi santi venerati sia dai cattolici che dagli ortodossi. Per quanto riguarda le sue origini alcuni ritengono che la chiesa sia stata edificata in luogo di un preesistente tempio solare dedicato ad Ercole. Altri studiosi invece sostengono che il tempio originario risale al XV secolo, e che le fondamenta della torre sono state costruite nel 1492.

La leggenda tramanda per di più che la chiesa di san Nicola sorge dove c'era una grotta romana in cui abitava un demone. Al di là di queste congetture, probabilmente la sua fondazione risale al regno di Fernando III, quando nel 1267, concesse a Don Rodrigo Alonso, fratello illegittimo di Fernando, un terreno nella zona all'interno del quartiere ebraico.

La prima chiesa di san Nicola quasi certamente assomigliava a un altro edificio gotico-mudejar che si trova nella città. Agli inizi del Cinquecento, la chiesa cadde disgrazia tanto che il tempio che si può osservare oggi è un'opera del XVIII secolo.

L'attuale edificio fu benedetto nel 1758 da Don Pedro del Campo. La costruzione fu sovvenzionata da un ricco mercante di nome Juan Castaneda. L'esterno del tempio è sobrio e senza sfarzi, dove è messa in evidenza la facciata principale sulla strada e Pabon Muñoz. Sulla facciata in una nicchia la statua di san Nicola si trova coperta a disposizione. Questo è sormontata da una croce patriarcale, che si riferisce alla condizione del titolare santo episcopale.

Le pareti del tempio appaiono completamente ricoperte da pale d'altare, offrendo uno spettacolo ricco di ornamenti, raramente presente nell'arte barocca sivigliana. Nel presbiterio, la pala d'altare barocca settecentesca. presenta una scultura di San Nicola, nella sua nicchia principale e san Pietro e san Paolo sui lati. Le pareti sono decorate da affreschi raffiguranti scene della vita di San Nicola di Bari.