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PITTORI: Sluiter Pieter

Sant'Agostino cardioforo

Sant'Agostino cardioforo

 

 

SLUITER PIETER

1703

Anversa, Edizione Maurina

 

Sant'Agostino cardioforo

 

 

 

Nel XVII secolo la congregazione francese benedettina di San Mauro ha curato l'edizione a stampa di molte opere di scrittori ecclesiastici dell'epoca patristica, fra cui sant'Agostino. I Maurini hanno prodotto uno sforzo importante per ottenere un testo che fosse il migliore utilizzando e confrontando più manoscritti e codici. L'edizione dei testi di Sant'Agostino, pubblicati a Parigi nel periodo 1679-1700, ha costituito un netto miglioramento rispetto alle precedenti edizioni. Sebbene sia comparse moderne edizioni critiche per le singole opere agostiniane, l'edizione dei Maurini resta sempre una edizione critica irrinunciabile per il catalogo delle Opere complete di Agostino. La loro edizione venne ristampata più volte.

L'immagine qui raffigurata è contenuta nell'Operum Tomus Primus [-Duodecimus] ... in 12 voll. editato ad Anversa Sumptibus Societatis nel 1700-1703 ed è firmata dall'incisore Pieter Sluiter. Questa di Anversa costituisce la nona edizione delle opere agostiniane curate dai Maurini. La nota a mano che si legge sopra la figura indica che questo libro venne stato acquistato nel 1713 da padre Gaetano Riesch, priore del monastero agostiniano di Ratisbona.

La congregazione benedettina di San Mauro fu fondata a Parigi, a Saint-Germain-des-Près, nel 1585 e venne riformata nel 1645. Grazie alla attività di ricerca bibliografica di Jean Mabillon (1632-1707) e di Bernard de Montfaucon (1655-1741) in particolare, i padri Maurini godettero di un grande prestigio scientifico in campo paleografico, diplomatico e patrologico. Alle loro edizioni dei testi dei padri della Chiesa si affiancò la realizzazione enciclopedica della Gallia Christiana, avviata nel 1695 e conclusa nel 1856. L'opera divenne uno strumento indispensabile per lo studio della storia francese medievale. La congregazione fu sciolta nel 1789 con l'avvento della rivoluzione francese.

Nella pagina illustrata a incisione Agostino è seduto su una poltrona davanti al suo scrittoio intento a concludere una pagina già quasi completamente scritta di un libro aperto su un leggio. Nella mano destra tiene uno stilo, mentre con la sinistra regge un cuore fiammante. Lo sguardo estatico è rivolto verso l'alto da dove effonde una luce che lo avvolge e da dove fuoriesce una colomba simbolo di quello Spirito Santo che lo illumina e lo ispira quando scrive le sue opere.

Sia per terra che sugli scaffali della libreria si possono osservare numerosi libri accatastati in ordine o casualmente.

La scritta in pedice, che riassume il senso dell'incisione, riporta in latino: Hunc legat omins qui Salutem aeternam adipisci desiderat humiliter orans misericordiae Dominum ut eundem Spiritum intelligentiae legens accipiat, quem ille accepit ut Scriberet, et eandem illuminationis gratiam adipiscatur, ut discat quam ille adeptus est ut doceret.   S. Fulg. L. 2 de vera praed. et grat. C. 18