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Madonna della Cintura o della Consolazione con Agostino, Monica e Nicola da Tolentino
MAESTRO DI SPELLO
1700-1750
Spello, Monastero di santa Maria Maddalena
Madonna della Cintura o della Consolazione con Agostino, Monica e Nicola da Tolentino
Opera di un ignoto pittore umbro, la tela misura 290x190 cm ed è custodita nel monastero agostiniano di santa Maria Maddalena a Spello. Questo complesso conventuale venne fondato e dotato di beni da un certo Amadeo e già nel 1333 compare nell'elenco in un Codice della Curia di Spoleto fra le Comunità religiose che nella Diocesi pagavano la decima sotto la rubrica De Plebatana Spelli.
Dopo le soppressioni napoleoniche le monache furono costrette ad abbandonare il monastero e a ritirarsi in case private. Sembra che in questa occasione siano andati bruciati tutti i documenti che riguardavano il monastero precludendo in tal modo ogni conoscenza della sua origine e della sua storia.
Nel XIX secolo essendosi ridotte di numero le monache agostiniane del monastero di san Giovanni Battista fu deciso di unirle a quelle del convento di santa Maria Maddalena. Le religiose furono concentrate in quest'ultimo convento, mentre l'altro fu adibito a collegio.
Il soggetto della tela dipinta a olio ci presenta la Vergine assisa sulle nubi, mentre emana dal volto fasci di luce a raggio che illuminano l'ambiente intorno a lei e che rischiarano gli ambienti e i volti delle figure angeliche sulla sinistra. La vergine tiene fra le braccia il Bambino ignudo che stringe la sacra cintura. Più in basso, sulla destra, troviamo i santi Agostino e Nicola da Tolentino inginocchiati e raffigurati secondo la loro tradizionale iconografia. Agostino indossa i paramenti episcopali con la mitra e il pastorale abbandonati a terra mentre sorregge un libro aperto e una penna. Si tratti degli abituali simboli iconografici che alludono alla sua copiosa produzione letteraria e al suo ruolo di Dottore della Chiesa.
Nicola presenta a sua volta i suoi tipici attributi iconografici: il sole antropomorfo sul petto e il giglio simbolo della castità.
La monaca orante che prega a sinistra in ginocchio può essere identificata con Monica, ma potrebbe essere anche una monaca agostiniana, presumibilmente chi ha devotamente commissionato l'opera.