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PITTORI: Stern Ignazio

Sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e san Tommaso da Villanova

Sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e san Tommaso da Villanova

 

 

STERN IGNAZIO

1723

Imola, Palazzo Tozzoni

 

Sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e san Tommaso da Villanova

 

 

 

Questo ovale viene citato nel resoconto della perizia eseguita nel 1772 da Luigi Sarti dal titolo "Mobili esistenti alla morte del marchese Giuseppe Tozzoni."

In questo elenco non viene tuttavia indicato il nome dell'autore, che compare invece nell'inventario steso da Giuseppe Gottarelli nel 1817 e nell'inventario del 1818. Il grande ovale in questa occasione viene attribuito a Ignazio Stern. Una tale paternità è confermata dalle notevoli affinità che si possono riscontrare con la pala di Paradigma a Parma, che raffigura la Madonna con i santi Brunone, Tommaso d'Aquino e un monaco cistercense La pala è firmata da Stern e e porta la data 1723. Il san Tommaso di Villanova del dipinto conservato a Palazzo Tozzoni è alquanto paragonabile al san Tommaso d'Aquino della chiesa di San Domenico di Borgovalditario che Stern realizzò verso il 1723. Le posture sono praticamente identiche con la posizione della mano poggiata sul petto e simili sono l'angelo che sorregge la croce e l'angelo che nel quadro della collezione Tozzoni sostiene la nuvola su cui è seduto il santo spagnolo.

Stern elabora nella sua piena maturità un linguaggio che è andato affinando sui più alti modelli del classicismo emiliano, da Correggio a Reni, che ha recuperato attraverso l'esempio di Cignani. Distintivi della sua cifra stilistica sono la stesura di morbidi impasti dai toni freddi e a pastello, la delicata fusione tra luci e colori che produce un'atmosfera ovattata e la gestualità aggraziata e classica delle figure.

Ben pochi come lui sanno interpretare l'essenza concretata in una miscela di cera e di luce: immagini incorporee, evanescenti, di infinita morbidezza. Tutto quello che è perfezione, statuaria e plastica, nel suo maestro Cignani, nelle sue opere si fa pura essenza. Nessuno più di Stern si allontana dal reale, immerso nella visione di cieli sereni e di un paradiso incorruttibile.

 

 

Ignaz Stern

Pittore austriaco nato a Mauerkirchen nel 1679, arrivò in Italia, dopo un apprendistato in Baviera, verso il 1695 per formarsi nella affollata scuola bolognese di Carlo Cignani. Stern si mosse tra la Romagna e Roma, dove soggiornò per due lunghi periodi, dal 1701 al 1713 e dal 1724 al 1748. La fase meglio documentata della sua attività è quella centrale, dal 1714 al 1724, quando diede vita a una sua bottega a Forlì.

Dipinse un'Annunciazione per la chiesa della Nunziata a Piacenza, mentre a Roma, affrescò la sagrestia di S. Paolino. Lasciò inoltre alcuni dipinti ad olio nella chiesa di S. Elisabetta. I suoi figli Ludovico Stern e Veronica Stern furono anch'essi pittori.