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PITTORI: Maestro di Strahov

Sant'Agostino e il bambino sulla spiaggia a Praga, monastero di Strahov

Sant'Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

MAESTRO DI STRAHOV

XVIII secolo

Praga, monastero di Strahov

 

Sant'Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

 

La tela raffigura un episodio tipico nella iconografia agostiniana destinato a presentare il rapporto fra Agostino e il Mistero della Trinità. L'opera è conservata nel monastero di Strahov a Praga.

Questo fu fondato all'inizio del XII secolo (1140) dal principe e re di Boemia Vladislao II, che lo affidò all'ordine dei premonstratensi di regola agostiniana. Mascherato dall'aspetto barocco odierno si nasconde uno dei più vecchi complessi romanici d'Europa. Sotto Carlo IV fu incorporato nelle fortificazioni di Hradcany e nel Seicento venne sottoposto a un'estensiva ricostruzione, da cui originò nel 1671 la Sala della Biblioteca detta "Teologica". Sull'area dell'edificio domina con imponenza la cattedrale dell'abbazia dedicata all'Assunzione della Vergine Maria, con alcuni caratteri in stile gotico e rinascimentale. Barocizzato nel 1682-98, fu danneggiato durante la battaglia fra francesi e austriaci del 1741, dopo di ché venne restaurato e assunse l'aspetto attuale negli anni 1743-1752 in stile barocco su progetto di Anselmo Martino Lurago. Al suo interno sono conservate le spoglie mortali di san Norberto, il fondatore dell'ordine premonstratense. Nel monastero é conservata la preziosa biblioteca con numerosi manoscritti medioevali, carte e documenti.

La pinacoteca di Strahov presenta una delle più importanti collezioni di dipinti medioevali. L'entrata principale di Strahov è costituita da un arco risalente al 1742, sormontato da una statua di San Norberto. Esso immette nel primo cortile dove si trovano, a sinistra, la chiesa di S. Rocco e a destra la Sala Filosofica. Nel centro scopriamo una colonna dietro la quale è la facciata della chiesa di S. Maria, primitivamente basilica romanica. La volta della chiesa è coperta da stucchi di I. Palliardi che circondano otto dipinti raffiguranti episodi della vita della Vergine di J. Kramolin. I trentadue medaglioni con simboli mariani sono di Ignaz Raab. Sugli altari, decorati con sculture di J. A. Quitaner e I. Platzer, si trovano i dipinti di M. Willmann e F. X. Palko.

 

L'episodio descritto nel quadro è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del problema del Bene e del Male, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

Ciò detto sparì, lasciando il grande filosofo nell'angoscia più completa. Secondo il parere di alcuni studiosi di parabole e leggende la narrazione potrebbe essere considerata un sogno effettivamente fantasticato dal Santo. Altri aggiungono che forse il colloquio non si sarebbe svolto esattamente come è stato raccontato, perché, prima di sparire, il Santo aveva potuto a sua volta replicare che la risposta non lo convinceva, in quanto - avrebbe obiettato - il mare e i misteri di Dio sono due realtà assai diverse. Pur impossibile, sarebbe stato teoricamente verosimile immaginare il versamento del mare in una buca e allora allo stesso modo si sarebbe potuto supporre che i misteri divini avrebbero potuto entrare in un cervello umano adatto allo scopo e se l'uomo non aveva ricevuto una mente con tali qualità la colpa sarebbe da imputare a Dio, che non aveva appunto voluto che i suoi misteri fossero concepiti dall'uomo, per lasciarlo nell'ignoranza e nel dubbio più atroci.

"Perché Dio non vuole essere capito?" avrebbe domandato il Santo al pargolo divenuto improvvisamente pensieroso. "Te lo dimostro subito" rispose il bambino dopo un momento di perplessità e così, mentre parlava, con il secchiello divenuto improvvisamente grandissimo e mostruoso, in un sol colpo raccolse l'acqua del mare, prosciugandolo, e la pose nella buca, che si allargò a dismisura fino ad inghiottire il mondo. A quella vista il Santo si svegliò con le lacrime agli occhi e capì.