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PITTORI: Maestro di Tabor

Monica madre di Agostino

Monica madre di Agostino

 

 

MAESTRO DI TABOR

1700

Tábor, chiesa della Natività di Maria

 

Monica madre di Agostino

 

 

 

La facciata in stile barocco classico della chiesa dedicata alla Vergine Maria è decorata con le statue di Sant'Agostino, il patrono dell'ordine agostiniano, e di sua madre, santa Monica.

Quest'ultima indossa un abito monacale con la testa coperta da un velo. Sopra il capo troviamo un'aureola a forma di corona raggiata dello stesso tipo che troviamo nella statua di Agostino. Il volto della santa ha ancora un aspetto giovanile con lo sguardo rivolto verso il basso in direzione di un piccolo angelo dalle ali dorate e che regge con la mano sinistra un cuore anch'esso dorato. Dal fianco di Monica scende la tipica cintura dei monaci agostiniani, che in questo caso l'artista ha realizzato in oro a sottolineare l'importanza del simbolo della cintura per l'ordine agostiniano. La cintura significa fedeltà e secondo la leggenda sarebbe stata consegnata dalla Vergine a Monica nel corso della sua vedovanza.

 

Il complesso di edifici in piazza Mikuláš di Hus, ex piazza del monastero, offre numerose testimonianze relative alla storia della città. Dopo la sconfitta nel 1621 delle truppe degli stati protestanti cechi nella battaglia di Bílá Hora, o Montagna Bianca, gli abitanti delle terre ceche furono obbligati a convertirsi al cattolicesimo. Anche i cittadini di Tábor seguirono questo destino. I frati dell'ordine monastico degli Agostiniani scalzi furono chiamati a Tábor per predicare la religione cattolica. I frati insediarono il loro monastero in un gruppo di case abbandonate e saccheggiate mentre il chiostro venne progettato dall'architetto Antonio de Alfieri, un italiano che viveva a Praga.

La prima pietra dell'edificio venne posta nel 1642 e nel 1666 la costruzione era stata completata. Il luogo principale del complesso era costituito dalla chiesa dedicata alla Vergine Maria. Purtroppo la maggior parte del prezioso arredo interno barocco, che era stato realizzato in un laboratorio di intaglio locale, è andato perso. All'inizio dell'Ottocento il monastero cessò di esistere e l'edificio fu adibito a prigione. Oggi in questo complesso ha sede il museo locale cittadino.