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PITTORI: Trentanove Antonio

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

TRENTANOVE ANTONIO

1784-1791

Montepulciano, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa statua dello scultore riminese Antonio Trentanove, che la realizzò in stucco verso la fine del Settecento, si trova in una nicchia della navata della chiesa di sant'Agostino a Montepulciano.

Questa chiesa si trova In Piazza Manin, dove una semplice scalinata conduce all'entrata progettata da Michelozzo, un edificio di gusto rinascimentale con richiami al tardo gotico fiorentino. La chiesa di Sant'Agostino è una delle più belle ed interessanti costruzioni di Montepulciano. La facciata fu architettata nei primi anni del '400 da Michelozzo Michelozzi (1396-1472). L'artista, seguace e collaboratore del Brunelleschi in architettura, di Donatello in scultura, si attiene nell'ordine inferiore della facciata a semplici ed eleganti forme rinascimentali. La facciata è divisa da pilastri scanalati sopra i quali, nel secondo livello, si aprono nicchie ogivali dove riporre delle statue.

Lo straordinario portale a festoni raccoglie nella lunetta un rilievo in terracotta di Michelozzo rappresentante la Madonna ed i Santi Giovanni Battista e Agostino (1427). La fascia superiore, dalla tipica architettura rinascimentale, propone un elaborato rosone e sopra, dentro il grande timpano, è collocato uno stemma clipeato. Il resto della facciata fu forse completata da un altro architetto che rielaborò schemi rinascimentali. L'interno della chiesa presenta una sola navata e fu rimaneggiato fra il 1784 e il 1791 eliminando i bracci laterali della crociera ed accorciando l'abside. Pregevoli sono le innumerevoli opere d'arte custodite all'interno.

Fra queste troviamo la statua di sant'Agostino di Trentanove che raffigura il santo seguendo i canoni classici della sua iconografia: Agostino indossa i paramenti episcopali, porta in testa la mitra, ha un aspetto da vegliardo e nella mano destra impugna una penna, simbolo della sua feconda attività letteraria. A sottolineare questa sua caratteristica nella mano sinistra regge un libro e altri se ne trovano accatastati sotto il piede sinistro. Sul basamento leggiamo una scritta: S(anctus) P(ater) AUGUSTINUS EIUS MAXIMUM PACIS LUMEN ...

 

 

Antonio Trentanove

Nato a Rimini verso il 1745, Antonio Trentanove è stato uno scultore e stuccatore attivo soprattutto a Bologna. Dopo avere studiato all'Accademia Clementina si è applicato soprattutto alle decorazioni a stucco, che costituiscono il meglio della sua attività per cui è maggiormente noto. Si espresse in uno stile neoclassico e fra i suoi lavori ricordiamo il completamento di alcuni rilievi in stucco sotto la supervisione di Felice Giani al Palazzo Laderchi di Faenza. Altri suoi lavori sono conservati nella chiesa di san Girolamo a Rimini, nella chiesa di santa Lucia a Forlì e nel Palazzo Milzetti a Faenza. Si trasferì successivamente a Massa Marittima per alcuni anni e morì a Carrara nel 1812. Suo figlio Raimondo studiò scultura con Antonio Canova.