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Sant'Agostino vescovo
MAESTRO DI TREVIRI
1700-1750
Treviri, Porta Nigra
Sant'Agostino vescovo
Questa immagine in rilievo di Agostino fu realizzata nel Settecento nella Porta Nigra di Treviri. Il santo vi appare a mezzo busto, vestito da vescovo, con in testa la mitra e il bastone pastorale appoggiato a una spalla. Il viso del santo ha un'espressione di persona matura con una folta barba riccioluta che gli copre il mento.
L'ovale presenta delle semplici ed eleganti decorazioni di contorno, mentre alla sommità un altro ovale porta la scritta AUGUSTINUS.
La Porta Nigra venne costruita in arenaria grigia tra il 186 e il 200 d. C. . L'entrata in origine era costituita da due a quattro piani, con torri sporgenti come semicerchi sul lato esterno. Per ragioni sconosciute la costruzione rimase incompiuta. La Porta tuttavia è stata utilizzata per diversi secoli, fino alla fine della presenza romana a Treviri. Durante l'Impero la Porta Nigra era una delle quattro porte della città, ciascuna attestata a ogni lato della città. La Porta Nigra sorvegliava l'ingresso nord, mentre la Porta Alba si trovava ad est, quindi sorgeva la Porta a sud, e l'Inclyta Porta a ovest, accanto al ponte romano che attraversava il fiume Mosella. Le porte si trovavano alle estremità delle due vie principali della Treviri romana, una che portava da nord a sud e l'altra da est a ovest. Di queste porte oggi esiste ancora solo la Porta Nigra.
Dopo il 1028, Simeone un monaco greco visse come un eremita tra le rovine della Porta Nigra. Dopo la sua morte nel 1035 e la sua santificazione, per onorarlo venne costruito un monastero accanto alla Porta Nigra. Salvata dalla distruzione, la Porta fu trasformata in chiesa: i due piani centrali della antica porta vennero convertiti in navate. Il piano superiore fu riservato ai monaci e il piano inferiore al grande pubblico.
Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.
Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.