Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Giovanni TuccariPITTORI: Giovanni Tuccari
Madonna, il Bambino donano la cintura ai santi Agostino e Monica
GIOVANNI TUCCARI
1710
Valverde, Santuario di Maria Santissima
Madonna, il Bambino donano la cintura ai santi Agostino e Monica
L'opera è attribuita al pittore messinese Giovanni Tuccari e raffigura la Madonna della Cintura mentre sta per donare la cintura a Santa Monica. Il Bambino Gesù tiene un arco fra le mani mentre sant'Agostino è in estasi per la freccia d'amore scagliata da Gesù stesso. Il santo, come del resto Monica, indossa il saio nero dei monaci agostiniani, sotto il piviale. La scena che vede protagonista Agostino descrive un passo delle Confessioni dove ricorda che le frecce dell'Amore di Dio avevano trafitto il suo cuore. La scritta in alto nel cartiglio conferma questa interpretazione, dove troviamo VULNERASTI COR MEUM. Dirimpetto ad Agostino troviamo sua madre Monica, inginocchiata e compunta nella sua preghiera. La consegna della cintura a Monica ha un valore simbolico, che è stato ampiamente diffuso ed esaltato dall'Ordine agostiniano. Si tramanda che la Madonna le sia apparsa, a seguito di una sua supplica, dopo la morte del marito Patrizio, con un abito nero stretto da una cintura di cuoio. La Vergine l'avrebbe esortata a vestirsi nella medesima maniera, assicurando la sua protezione a coloro che l'avessero imitata. Per questo motivo, secondo questa tradizione, sant'Agostino seguendo la scelta di sua madre, avrebbe accettato l'abito nero che contraddistinguerà i monaci agostiniani.
Il Santuario di Valverde ha una storia che affonda le sue radici in leggende che risalgono al secolo XI. Si narra che nell'ultimo periodo della dominazione araba in Sicilia, nel 1038, un viandante di nome Egidio, proveniente da Catania era diretto ad Aci, mentre passava per Vallis Viridis sia stato assalito da un brigante di nome Dionisio. Una volta depredato il malcapitato, Dionisio stava per ucciderlo quando venne udita una voce: «Dionisio, deponi quell'arma ... e cessa questa vita di brigantaggio». La voce viene tradizionalmente attribuita alla Madonna. Il brigante non solo si fermò, risparmiando la vita al povero malcapitato, ma addirittura si convertì. La Vergine apparve nuovamente altre tre volte a Dionisio e nel corso dell'ultima apparizione avvenne il Prodigio del Pilastro. Siamo nel 1040 e, mentre Dionisio era assorto in preghiera, vide una luce intensa e una nube con la Madonna attorniata da angeli. Quando la visione scomparve, l'immagine di Maria rimase impressa su di un pilastro.
Giovanni Tuccari
Pittore italiano di epoca barocca, Giovanni Tuccari nasce a Messina nel 1667. Svolse la sua attività di pittore soprattutto a Messina, dove ha lasciato numerose opere. Lavorò anche a Catania, dove ha realizzato un ciclo di affreschi per la chiesa di san Benedetto (1726), a Lipari (nella chiesa di Sant'Antonio di Padova del convento dell'Ordine dei frati minori osservanti) e Milazzo (chiesa di Nostra Signora del Santo Rosario). Eseguì dipinti per il santuario di Sant'Antonio a Castiglione di Sicilia, mentre altre sue opere sono conservate nella Pinacoteca Zelantea ad Acireale e nella chiesa di San Cono a Naso. Morì vittima dell'epidemia di peste che sconvolse Messina nel 1743.