AGOSTINO UGOLINI

1783

Lendinara, Duomo di santa Sofia

 

Santi Agostino, Benedetto, Scolastica, Chiara e Placido e la Madonna con il Bambino in gloria

 

 

 

Ai lati del presbiterio, vicino ai busti dello Scipioni e del Cappellini, si trovano due dipinti del veronese Agostino Ugolini: i Santi Agostino, Benedetto, Scolastica, Chiara e Placido e la Madonna con il Bambino in gloria, posto sopra la porta della sagrestia e i Santi Andrea Avellino, Gaetano da Thiene e Valentino, collocato sopra la porta d'accesso alla cappella di San Lorenzo. Entrambe le tele sono firmate e datate rispettivamente 1783 e 1787. I loro bozzetti sono custoditi ai Concordi di Rovigo. Le due opere provengono dalla chiesa soppressa di Sant'Agata e furono commissionate dalle monache benedettine.

L'Ugolini, allievo di Giovan Battista Burato e poi dell'Accademia Cignaroli, è considerato uno degli ultimi interpreti del linguaggio barocco, che ripropone tuttavia in termini convenzionali nelle composizioni che richiamano lo stile seicentesco. Questa derivazione dal secolo precedente è ravvivata da un caldo e vivace cromatismo su imitazione di quelle del Cignoroli. Le due opere rientrano nella produzione giovanile e mostrano già le buone capacità tecniche e di disegno dell'artista. Ugolini si dimostra in questo caso un sostenitore dei modelli classico-rinascimentali, che modella dal costante studio delle opere dei maggiori pittori del Seicento del classicismo romano-bolognese, di cui il Cignaroli, suo maestro, fu raffinato interprete.

 

Il Duomo di Lendinara si presenta a tre navate, divise da doppi pilastri canalati con capitello corinzio. Il transetto è ampio e sormontato da cupola, così pure la tribuna con l'abside. Gli altari sono nove.

 

 

Agostino Ugolini

Pittore, allievo di Giovan Battista Burato, Agostino Ugolini ebbe una attività e una produzione intensa. Nacque a Verona nel 1758 da Antonio e Domenica Burlati, due genitori devoti e piamente religiosi. Orfano a 14 anni del padre dovette rinunciare al suo sogno di studiare arte a Venezia e Roma. Entrò quindi a servizio del Burato, da cui apprese i rudimenti dell'arte. Burato tuttavia divenne ben presto cieco e a 22 anni Ugolini più che un discepolo ne divenne un figlio. Nella Pinacoteca di Rovigo si conservano alcune sue tele con La Madonna e i Santi; nel Duomo di Lendinara una pala con San Gaetano e San Valentino; nel museo civico le raffigurazioni di Papa S. Clemente; Apollo e Dafne; Diana e Endimione; Mosè salvato dalle acque. La sua tomba si trova nel chiostro di San Bernardino.