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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Maestro piemontesePITTORI: Maestro piemontese
Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica
MAESTRO PIEMONTESE
1740-1770
Bene Vagienna, chiesa di Maria Vergine Assunta
Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica
Questa tela settecentesca raffigura la Madonna con in braccio il Bambino Gesù, che offre il sacro cingolo ai santi Agostino e Monica. Agostino è inginocchiato sulla destra con le braccia allargate per ricevere il dono della cintura, mentre Santa Monica sta in piedi alle spalle del figlio. Agostino indossa paramenti non propriamente episcopali, mentre Monica è raffigurata con l'abito delle suore dell'ordine che segue la regola di Agostino.
In alto due angeli volteggiano allegramente ed in basso un angioletto è seduto accanto ad una mitra. Il suo movimento dinamico gli permette di tenere in mano un pastorale ed un libro, simboli propri dell'Agostino vescovo, che qui vediamo disposti a terra in segno di umiltà. Una bella cornice in legno intagliato, con decorazione di perle e fuselli sulla fascia e fogliette stilizzate lungo il profilo, offre al dipinto una degna inquadratura.
Dipinta ad olio la tela misura in altezza 120 cm e in larghezza 80. Non è noto chi sia l'autore di quest'opera che va comunque ascritta a un pittore che ha lavorato nell'ambito culturale piemontese e in particolare nel cuneese. Lo stato di conservazione precario rende difficoltosa la lettura dell'opera, che si rivela in ogni caso di modesta qualità. Il settore di sinistra è danneggiato dall'umidità.
L'opera è conservata nella chiesa della Maria Vergine Assunta a Bene Vagienna. Si conosce una prima citazione della pieve di Bene Vagienna risalente al 901, da cui si evince che da essa dipendevano gli altri luoghi di culto locali, oltre alle chiese di Santa Margherita di Cherasco, di San Gregorio a Cervere, di San Giovanni e di Sant'Odegario di Monfalcone, di San Pietro di Sarmatorio, di Santa Margherita e di San Pietro di Carrù, di Santa Malia, di Santo Stefano e di San Michele di Piozzo e gli oratori di San Pietro di Manzano e delle Fontane. La chiesa, già interessata da un rifacimento nel Quattrocento, venne riedificata tra il 1642 e il 1659 su disegno di Giovenale Boetto.
La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.