Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Pièrre Joseph Verhaghen

PITTORI: Pièrre Joseph Verhaghen

 Agostino di Ippona e Tommaso d'Aquino

Agostino di Ippona e Tommaso d'Aquino

 

 

PIERRE JOSEPH VERHAGHEN

1776

Lovanio, chiesa di san Pietro

 

Agostino di Ippona e Tommaso d'Aquino

 

 

 

Agostino, vescovo di Ippona, ritto in piedi mostra con la mano sinistra un passo di un grosso libro a Tommaso d'Aquino che a sua volta sta scrivendo con una penna su un libro aperto. Agostino indossa un ricco piviale, con in testa una elegante mitra. Il bastone pastorale è trattenuto sulla spalla assieme alla mano destra che regge il libro aperto sul tavolo. Al suo fianco, poco sotto, un angioletto alza verso l'alto un cuore fiammante, simbolo iconografico di Agostino preferito in età barocca.

Tutta la composizione richiama questa stagione artistica, che l'autore ha mediato attraverso lo studio della pittura fiamminga e di Rubens in particolare.

Tommaso nacque a Roccasecca presso Aquino nel 1225 dai nobili Landolfo di origine longobarda e Teodora di origini normanne. Fu destinato alla vita monastica nell'abbazia di Montecassino, dove vestì l'abito benedettino a cinque anni. Avendo conosciuto l'Ordine Domenicano (di regola agostiniana) decise di entrarvi nel 1243-1244. Fu mandato dai superiori a Roma, contraria la madre, che fece di tutto per opporsi. Proseguì gli studi a Colonia con Alberto Magno, divenendone discepolo. Ben presto si rivelò dotato di ingegno finissimo diventando un grande teologo e dottore della Chiesa.

San Tommaso fu uno dei pensatori più eminenti della filosofia Scolastica, che verso la metà del XIII secolo aveva raggiunto il suo apogeo.

 

 

Pierre Joseph Verhagen

Pieter Jozef Verhaghen, nato nel 1728 ad Aarschot, è un pittore fiammingo conosciuto soprattutto per i suoi dipinti religiosi e i ritratti di gruppo.

Figlio di un dottore, Verhagen incontra nel 1741 il pittore viaggiante Jan Baptist van den Kerckhoven che convince i suoi genitori a dargli lezioni di pittura.

Perfezionò successivamente i suoi studi frequentando

la Reale Accademia di Belle Arti ad Anversa e la bottega di Balthazar Beschey. Queste esperienze lo accostano allo stile barocco nella tradizione di Peter Paul Rubens e della scuola di Anversa.

Nel 1749, andò a Lovanio per decorare la casa di un ricco birraio ed ebbe l'occasione di incontrare la sua futura moglie. Sposatosi nel 1753, si trasferì a Lovanio dove aprì un proprio studio.

Nel 1770 divenne pittore di corte del principe Charles-Alexandre de Lorraine, governatore generale dei Paesi Bassi austriaci.

Il governatore offrì uno dei suoi dipinti all'imperatrice Maria Teresa d'Austria e glik diede la possibilità di fare un viaggio in Italia per studiare gli antichi maestri.

Accompagnato da suo figlio, visita l'Italia per due anni prima di fare ritorno a Vienna, dove nel 1773, venne nominato pittore di corte dall'imperatrice Maria Teresa.

Verhagen è l'ultimo rappresentante della scuola fiamminga e si è ampiamente occupato di argomenti religiosi. Tra i suoi committenti troviamo in particolar modo monasteri e altre istituzioni religiose. Il pittore morì a Lovanio nel 1811.