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PITTORI: Maestro messicano

Sant'Agostino protettore di chiese

Sant'Agostino protettore di chiese

 

 

MAESTRO MESSICANO

1700

Tepotzotlan, Museo Nazionale del Virreinato

 

Sant'Agostino protettore di chiese

 

 

 

La statua in legno è alta 104 cm ed ha una ampiezza di 50 cm. Realizzata in legno è stata dipinta in policromia. Il santo indossa strani paramenti con l'aspetto che ricorda il saio dei monaci agostiniani, ma anziché essere di color nero, l'artista l'ha dipinto con motivi floreali dorati. Alla cintola inoltre si nota chiaramente la presenza della cintura di cuoio tipica dei monaci agostiniani, che qui l'anonimo artista ha nuovamente voluto dipingere in colore oro.

La dignità episcopale del santo è riconoscibile dalla presenza sulla testa di una mitra assai ben curata, elegante e con una serie di elementi grafici che la abbelliscono. La presenza della cintura lascia presupporre che la statua in origine sia stata commissionata e prodotta per una chiesa o un convento agostiniano messicano.

Il volto che l'artista ha reso ad Agostino è piuttosto incerto, dallo sguardo stralunato e con una folta barba riccioluta che gli è stata appiccicata sulle gote. Una ciocca nera di capelli fuoriesce dalla mitra e contrasta con la fronte e il volto del santo dal carattere emaciato.

Nella mano sinistra regge la riproduzione di una chiesa con un alto campanile. Le dedicazioni di chiese a qualche santo sono un fenomeno comune, cui non poteva certo sfuggire Agostino. In questo caso, tenendo in mano una chiesa, significa che la comunità locale gli ha affidato la propria chiesa affinché vegli sul regolare svolgimento delle attività spirituali di questi sacri luoghi.

 

Il 3 marzo 1533 il primo contingente di missionari agostiniani spagnoli salpava alla volta del Messico, iniziando un’opera di evangelizzazione che poco a poco si estese in tutti gli stati del continente latino americano.

La prima comunità di sette missionari agostiniani giunse in Messico dalla Castiglia: ebbero uno sviluppo tale da poter organizzare una prima provincia autonoma già nel 1568 e una seconda nel 1602.

Nel 1559 l'agostiniano Andrea de Urdaneta, che era considerato il più valente cosmografo di Spagna, con alcuni confratelli guidò una spedizione che dal Messico doveva andare verso occidente, alla scoperta delle Indie e delle mitiche isole delle spezie. Arrivati nelle isole Filippine, i missionari vi si fermarono iniziando per primi una difficile opera di evangelizzazione. Oggi le Filippine sono l’unico paese dell’Asia a maggioranza cattolica.