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PITTORI: Silvestro dei Gherarducci

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino monaco vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

SILVESTRO DEI GHERARDUCCI

1395-1398

Firenze, Biblioteca Laurenziana corale 19

 

Sant'Agostino monaco vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La lettera iniziale del Corale 19, 149 ca. è miniata con la figura di Sant'Agostin. Il Corale 19 conservato nella Biblioteca Mediceo-Laurenziana di Firenze, è opera di Silvestro dei Gherarducci di Santa Maria degli Angeli.

Le miniature del Corale 19 costituiscono probabilmente la sua ultima opera ed evidenziano una certa fatica nella resa di alcuni particolari: le figure sono generalmente più piccole, i contorni meno netti, minore la precisione nei dettagli del disegno.

All'interno di una cornice floreale si staglia la longilinea figura di Agostino. Il santo è ritto in piedi a figura intera e indossa un grazioso manto episcopale azzurro. Sotto il piviale si nota immediatamente il nero dell'abito monacale, tipico dei frati neri agostiniani che seguono la sua regola. Con la mano destra impugna con forza un esile e lungo bastone pastorale, mentre la mano destra regge un grande libro chiuso dalla copertina verde. La testa di Agostino è sproporzionatamente piccola rispetto al corpo e ci presenta un santo dal volto di uomo nella sua maturità, con lo sguardo profondo e una discreta barba grigiastra che gli copre tutte le guance.

Il capo e una preziosa mitra azzurra sono avvolti entro un'aureola dorata secondo lo stile pittorico del tardo trecento.

 

 

 

Silvestro dei Gherarducci

Silvestro dei Gherarducci nacque probabilmente a Firenze verso il 1339. Nel 1348, quando entrò nel convento dei camaldolesi di S. Maria degli Angeli, aveva infatti nove anni. Nel 1352 si legge nei registri del convento che "don Silvestro dei Gherarducci del Popolo di San Michele Visdomini ... fece la sua professione."

Divenuto monaco camaldolese si dedicò alla scrittura di manoscritti illustrati e di codici musicali miniati. Tra i suoi primi lavori, risalenti al 1368, ci sono alcune miniature del manoscritto CI.V. 129 oggi conservato al Civico Museo Correr a Venezia. Il Corale 2 della Biblioteca Laurenziana di Firenze fu iniziato nel 1370 e completato nel 1371 nello scriptorium di S. Maria degli Angeli. Di questo antifonario rimangono nel codice solo diciotto miniature, quindici delle quali gli sono state attribuite. Caratteristiche del suo stile sono gli ovali regolari dei volti, l'eleganza nel modellato delle figure e nella composizione generale delle scene. Le miniature sono generalmente accompagnate da una grande ricchezza decorativa nelle vesti spesso arabescate d'oro e da colori vivaci.

Dal medesimo scriptorium camaldolese proviene il Corale 9 della Laurenziana, le cui miniature sono databili al 1385: questo lavoro non è certamente uno dei suoi migliori. Tra il 1382 e il 1399 venne miniato in S. Maria degli Angeli il Diurno domenicale, in quattro volumi, oggi smembrati e dispersi in diversi musei e collezioni, alla cui decorazione prese parte anche Silvestro dei Gherarducci miniando i primi due volumi. Stilisticamente vicine al Corale 2 queste sue miniature appaiono come uno dei lavori migliori dell'artista. Tra le sue ultime opere troviamo la miniatura con la Madonna ed il Bambino asportata dalla carta 158 del Corale 12 (datato 1397), oggi nel Cleveland Museum of art e il S. Agostino, unica miniatura ancora presente (c. 149) nel Corale 19 alla Laurenziana.

Le miniature del Corale 19 costituiscono probabilmente la sua ultima opera ed evidenziano una certa fatica nella resa di alcuni particolari: le figure sono generalmente più piccole, i contorni meno netti, minore la precisione nei dettagli del disegno. Nell'aprile del 1398 fu eletto priore di S. Maria degli Angeli, ma poco più di un anno dopo morì a Firenze, nel suo convento, a ottobre dell'anno 1399.