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PITTORI: Jacobello e Pier Paolo Dalle Masegne

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

JACOBELLO e PIER PAOLO DALLE MASEGNE

1393

Bologna, Basilica di san Francesco

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Al centro del presbiterio è collocata la trecentesca pala marmorea, uno dei gioielli più importanti conservati nella Basilica. Capolavoro dello stile gotico italiano, questa pala fu commissionata nel 1388 dai frati Minori ai fratelli Jacobello e Pier Paolo Dalle Masegne, scultori e architetti veneziani attivi a cavallo fra il XIV e il XV secolo.

Ultimata entro il 1393, questa raffinata creazione artistica e scultorea, realizzata poco prima dell'apertura del cantiere di san Petronio, diventerà un esempio irrinunciabile per la evoluzione della storia della scultura bolognese. nel corso dei secoli subì numerosi rifacimenti e restauri. Demolita e poi ricomposta sul finire del XVI secolo, durante l'epoca napoleonica fu spostata dalla sua originaria collocazione senza tuttavia soffrine danno.

Ricollocata sull'altare nel 1845 fu risistemata dal Rubbiani nel 1901 sulla base di documentazioni antiche.

L'architettura della pala prevede, sopra un basamento a colonnina, tre registri a figurazione scultorea e un coronamento di sottili guglie. Il primo registro dal basso comprende nove formelle quadrangolari con episodi della vita di san Francesco: Francesco che restituisce le vesti al padre e viene ricoperto dal pallio del vescovo; papa Innocenzo III vede in sogno Francesco che sorregge la Basilica del Laterano; il Santo davanti al Sultano; Onorio III approva la regola del nuovo Ordine; il santo che riceve le stimmate; la morte del cavaliere di Celano; la pacificazione degli Aretini per intervento del santo; l'apparizione del santo a papa Gregorio IX.

Nel secondo registro, a sinistra della incoronazione della Vergine, troviamo S. Antonio da Padova, S. Antonio abate, S. Petronio, san Giovanni Battista, Sull'altro lato, dal centro verso l'esterno, si collocano le statue di san Domenico, san Ludovico vescovo di Tolosa, san Giacomo apostolo, il beato Guido Spada. Nel registro superiore sono rappresentati a mezzo busto i santi Agostino, Elisabetta d'Ungheria, Lorenzo, Pietro, Paolo, Bartolomeo, Chiara e Geminiano, mentre nella nicchia centrale è il Padre Eterno benedicente.

Gli otto pinnacoli sovrastanti reggono ciascuno  un busto di profeta, mentre le tre edicole poste a conclusione dei pilastri laterali e delle nicchie centrali, ospitano al centro una Madonna con il Bambino aggiunta nel 1884 da C. Chelli e ai lati l'arcangelo Gabriele e la Vergine Annunziata. Al di sopra della Madonna su una delle alte guglie che concludono la pala, è collocato un Crocefisso moderno, fra la Madonna e san Giovanni. le parti che separano le nicchie sono popolate da oltre cinquanta statue di santi a angeli.

Prima dei bombardamenti del 1943 la pala era occultata dalla presenza di un alto muro e da una cancellata, che cingevano il presbiterio.

 

 

Jacobello dalle Masegne

Nato a Venezia verso il 1350 divenne un abile scultore gotico attivo in Veneto, Lombardia, Emilia e Romagna. Lavorò insieme al fratello Pietro Paolo. Sue opere si possono osservare in Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia (l'altare); nel Museo civico medievale di Bologna (tomba smembrata di Giovanni da Legnano (1383-1886) proveniente dal chiostro della chiesa di San Domenico); alla Courtauld Gallery di Londra (la tomba di Prendiparte Pico datata 1394). Nel 1400 Jacobello aiutò Pietro Paolo nella realizzazione della facciata della Cattedrale di San Pietro a Mantova, opera andata distrutta. Morì a Venezia verso il 1409.

 

Pier Paolo dalle Masegne

Fratello di Iacobello dalle Masegne, Pier Paolo è scultore la cui opera si ispira alle decorazioni gotiche. Nel 1368 è documentata la sua presenza di Pierpaolo a Udine nel corso della costruzione della cattedrale. Con il fratello realizza fra il 1388 ed il 1393 l'altare della chiesa bolognese di san Francesco e l'iconostasi nella Basilica di San Marco a Venezia. Nel 1400 Pierpaolo aiutò il fratello a Mantova e sempre in questa città portò a termine la realizzazione della tomba di Margherita Malatesta, moglie di Francesco I Gonzaga. A Vicenza nella chiesa di San Lorenzo realizzò nella cappella absidale sinistra l'Arca di Bartolomeo da Porto. In quel periodo decorò una finestra della Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale a Venezia.