Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Trecento: Anonimo romagnolo

PITTORI: Anonimo romagnolo

S. Agostino e san Donnino

S. Agostino e san Donnino

 

 

ANONIMO ROMAGNOLO

1350-1399

Forlì, Pinacoteca Civica

 

San Donnino e sant'Agostino

 

 

 

Questo affresco si trova attualmente nella Civica Pinacoteca di Forlì, ma in origine era stato dipinto per la chiesa di san Mercuriale sempre a Forlì.

Il frammento staccato misura in altezza 121 cm e  in larghezza 97 cm. L'anonimo pittore vi ha raffigurato sant'Agostino in compagnia di san Donnino.

Secondo i racconti della tradizione questo santo venne martirizzato a Fidenza nel 299. Probabilmente era un soldato dell'esercito dell'imperatore Massimiano Erculeo. Se stiamo a quanto descrivono i bassorilievi del Duomo di Fidenza che narrano la storia di san Donnino, questi sarebbe stato destituito dal suo incarico per la sua fede cristiana. Incriminato e perseguitato, fu catturato per ordine dell'Imperatore lungo il fiume Stirone e lì decapitato. La sua iconografia lo vede spesso raffigurato con il capo mozzato in mano. La devozione a san Donnino è fondamentalmente circoscritta alla città di Fidenza che fino al 1927 era nota come Borgo San Donnino. Il santo è patrono della città e della diocesi di Fidenza e i suoi resti sono conservati nella cripta della Cattedrale in un'urna d'argento sotto l'altare. In origine le sue spoglie furono ospitate dal VI secolo in un Oratorio, che nel IX secolo venne sostituito da una basilica. L'attuale basilica che mostra sulla facciata dieci sculture rappresentanti la vita del santo risale al XII secolo. In questa serie di statue san Donnino è rappresentato con la palma del martire, vestito da soldato e decapitato con la testa in mano.

La chiesa di san Mercuriale a Forlì, da dove proviene l'affresco, ha origini antiche e venne innalzato sui resti della pieve intitolata a Santo Stefano. La Chiesa fu distrutta nel 1173 da un incendio e si procedette pertanto alla sua riedificazione col campanile - tra il 1176 e il 1181 - in stile romanico-lombardo. La facciata presenta un bel portale gotico. Il campanile, costruito da mastro Aliotto, s'innalza per ben 72 metri, è percorso da lesene ed è sovrastato da una cuspide conica trecentesca. Appartiene alla struttura della Chiesa l'annesso Chiostro quattrocentesco, più volte restaurato. L'interno dell'edificio sacro ha una pianta basilicale a tre navate con pavimento a mosaico veneziano. Nel Cinquecento furono aggiunte alcune cappelle laterali. La Basilica conserva diverse opere d'arte, fra cui possiamo ricordare sopra l'altare, la pala della Immacolata Concezione con i Santi Agostino, Anselmo e Stefano, opera di Palmezzano.