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Il manifesto della Mostra a Monza

Il manifesto della Mostra

 

 

EDIFICATI SULLA PAROLA

Mostra sulla fede e comunicazione attraverso l'alfabeto armeno

 

 

Lunedì 14 febbraio ore 18

Monza, Urban Center

 

 

 

In Brianza la diffusione e la cristianizzazione avvengono dapprima attraverso il messaggio verbale e poi con il sostegno della Bibbia nella versione detta di S. Girolamo o Vulgata. Questa si basa su una lingua - il latino - ovunque conosciuta come mezzo di comunicazione universale. Altrove, viene invece creato un apposito alfabeto per evangelizzare una nazione.

E' questo il caso dell'Armenia, dove l'inizio della letteratura e della storiografia ufficiale coincidono con l'esigenza di fissare per iscritto il messaggio cristiano.

La fede cristiana induce pertanto gli Armeni a creare una singolare forma di comunicazione - l'alfabeto armeno - in cui i caratteri grafici e le associazioni fonetiche coincidono mirabilmente.

La Bibbia diventa quindi soggetto e principale veicolo per la nascita della letteratura armena e per la diffusione della cultura nazionale. Il primo libro tradotto è infatti la Bibbia, e la versione armena è detta "la regina" delle versioni.

La rassegna sottolinea il prossimo giubileo (500 anni) del primo libro armeno dato alle stampe in Italia, a Venezia, le cui celebrazioni si aprono già nel 2011. Monza coglie questa occasione per presentare nel luogo cittadino deputato alla comunicazione - l'Urban Center - una rassegna divulgativa, che sottolinea il valore fondante della comunicazione attraverso la Parola per eccellenza, che è quella raccolta nelle Sacre Scritture e in particolare nei Vangeli.

Costruita per intero da volontari e con la partecipazione di diverse Istituzioni, Enti e Associazioni, la mostra Edificati sulla Parola si sviluppa attraverso la presentazione di alcune pubblicazioni della tipografia del Monastero di San Lazzaro a Venezia. La parte didascalica è invece affidata a 38 pannelli, tanti quante sono le lettere dell'alfabeto armeno, con riproduzioni di raffinatissime miniature armene - una per ogni lettera - tratte dai capoversi delle Sacre Scritture.