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Il manifesto dei concerti pavesi

Il manifesto dei concerti pavesi

 

 

DOMENICHE D'ORGANO

Primo incontro

con J. S. Bach e S. Agostino

Pavia, Basilica di S. Pietro in Ciel D'Oro

Domenica 22 aprile 2012, III di Pasqua

 

 

Il Comitato Pavia Città di S. Agostino e la Associazione Musicale Lingiardi presentano

DOMENICHE D'ORGANO con J. S. Bach e S. Agostino

Organista Maria Cecilia Farina

Organo Lingiardi op. 266 (1913)

 

 

Programma

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

 

Sequenza Victimae paschali laudes (Wipo, sec.XI)

 

Toccata in C (do)magg. BWV 566

Fantasia super Christ lag in Todesbanden BWV 695

[Fantasia ]Christ lag in Todesbanden BWV 718

Liebster Jesu, wir sind hier BWV 731

Preludio e fuga in a (la)min. BWV 543

 

Victimae paschali laudes immolent Christiani.

Agnus redemit oves, Christus innocens patri

reconciliavit peccatores.

Mors et vita duello conflixere mirando :

dux vitae mortuus regnat vivus.

Dic nobis Maria, quid vidisti in via ?

Sepulcrum Christi viventis, et gloriam

vidi resurgentis: angelicos testes,

sudarium et vestes.

Surrexit Christus spes mea,

praecedet suos in Galilaeam.

Scimus Christum surrexisse

a mortuis vere: tu nobis victor Rex,

miserere. Amen.

 

Alla vittima pasquale offrano i Cristiani il

sacrificio di lode. L'Agnello ha redento il suo

gregge; Cristo innocente ha riconciliato i pecca

tori col Padre. Morte e vita si sono affrontate in

un prodigioso duello. Il signore della vita era morto :

ora vivo trionfa. Raccontaci, Maria: che hai visto

sulla via? La tomba di Cristo vivente, la gloria di lui,

risorto, gli angeli, suoi testimoni,.

il sudario e le vesti.

Cristo, mia speranza, è risorto,

vi precede in Galilea!

Ora lo sappiamo: davvero Cristo è risorto

dai morti. Tu, re vittorioso, abbi pietà di noi.

Alleluja. Amen. Alleluja

 

 

Cantiamo la sequenza pasquale Victimae paschali laudes in apertura del concerto della terza Domenica di Pasqua. La suggestiva melodia di Wipo (sec.XI) che ci presenta in modo quasi teatrale l'incontro di Maria Maddalena col Cristo risorto, è stata poi trasformata, in ambito prostestante tedesco, nel corale Christ lag in Todesbanden. A seguire, la grandiosa Toccata in C( Do) maggiore BWV 566. Un brano del quale esiste anche una versione nella tonalità di Mi maggiore ( ancora si discute quale sia la più antica) e strutturato in 4 parti: un poderoso exordium in stile improvvisativo, una fuga su un tema tipicamente nord- tedesco a note ribattute, un passaggio intermedio in stile improvvisativo e infine un'altra fuga che si conclude virtuosisticamente, più al modo di una Toccata che di una fuga vera e propria. Una struttura del genere è assolutamente indicativa dell'influenza dello Stylus phantasticus nord-tedesco, in particolare delle Toccate di Diederich Buxtehude, l'ammiratissimo maestro di Bach a Lubecca.

 

Christ lag in Todesbanden

für unsre Sünd gegeben:

Der ist wieder erstanden

und hat uns bracht das Leben.

Des wir sollen fröhlich sein

Gott loben und ihm dankbar sein

und singen Alleluja.

 

Cristo, che giaceva nelle fasce

della morte a causa dei nostri peccati,

è risorto e ci ha portato la vita.

Di questo dobbiamo gioire, lodare

Dio e ringraziarlo

e cantare Alleluja.

 

La melodia del corale Christ lag in Todesbanden, del quale abbiamo riportato la prima strofa, é derivata, come si è detto poc'anzi, dalla sequenza Victimae paschali laudes, e fu oggetto di molte elaborazioni di Bach: ricordiamo quella dell'Orgelbüchlein, che abbiamo eseguito in un precedente ciclo di Domeniche d'organo, la Cantata omonima BWV 4 e le due diverse versioni organistiche BWV 695 e 718 che eseguiamo oggi. In entrambi i casi si tratta di "fantasia" su corale, cioè una forma che svolge liberamente in più sezioni il cantus firmus, cioè la melodia del corale, trattandolo in modo contrappuntistico. La prima versione, BWV 695, sviluppa il tema del corale attraverso episodi tersi e lineari, in stile fugato, e si conclude con la semplice armonizzazione a 4 parti della melodia . Potrebbe trattarsi, secondo Peter Williams, di un'opera giovanile risalente agli anni di Weimar. La seconda, nel manoscritto di J.L. Krebs, allievo di Bach, reca l'indicazione "à 2 Claviers et Pédale". Infatti il brano è concepito come un continuo dialogo fra le due tastiere, delle quali una esegue il Cantus firmus, finemente ornato. L'inizio in forma di bicinium (cioè dialogo a due parti, o "voc"", sulle due tastiere) e, più avanti, i continui effetti d'eco, ci parlano chiaramente di una forte influenza nord-tedesca. Il corale Liebster Jesu, wir sind hier riguarda la dolcezza dell'ascolto della Parola di Cristo.

 

Liebster Jesu, wir sind hier

dich und dein Wort anzuhören.

Lenke Sinnen und Begier

auf die süssen Himmelslehre,

dass die Herzen von der Erden

ganz zu dir gezogen werden.

 

Carissimo Gesù, ci troviamo qui

per ascoltare te e la tua Parola.

Conduci i sensi e il desiderio

ai dolci insegnamenti celesti,

cosicché i cuori della terra

siano attratti solo a te.

 

La realizzazione organistica di Bach BWV 731 è una pagina di struggente dolcezza, con il cantus firmus ornato, affidato alla mano destra, mentre due voci affidate alla sinistra lo contrappuntano e il Pedale accompagna come un basso continuo. Chiude il programma il grandioso Preludio e Fuga in a(la) minore BWV 543, un binomio del quale non possediamo l'autografo, ma solo autorevoli copie di musicisti della cerchia di Bach. Il Preludio si basa su un tema ad accordi spezzati, su armonie cromatiche, che viene esposto prima dal solo manuale e poi anche in un passaggio solistico del pedale.

La Fuga, in 6/8, è una sorta di moto perpetuo, di grande impegno per l'esecutore, che si conclude con un passaggio toccatistico di grande efficacia.Già molto amato e conosciuto nell'Ottocento, questo Preludio e Fuga fu oggetto di trascrizioni per pianoforte, tra le quali spicca quella di Franz Liszt