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Le monache agostiniane di Rossano-Cariati
ROSSANO-CARIATI
Con Agostino la Calabria a scuola di preghiera
di ANTONIO CAPANO
Da L'Avvenire 28 agosto 2019
A Rossano-Cariati viene inaugurato un nuovo monastero femminile dedicato al vescovo di Ippona
Con la Messa presieduta da Satriano, entra nel ristrutturato complesso la comunità di claustrali giunte dalla Toscana. Dai giovani all'accoglienza «Donne coraggiose che con una vita contemplativa ci fanno alzare lo sguardo»
Con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta oggi dall'arcivescovo di Rossano-Cariati, Giuseppe Satriano, alle 17.30 sarà inaugurato, nella preSila rossanese, un nuovo monastero agostiniano femminile nell'Italia meridionale. Le monache dell'eremo di Lecceto, in provincia di Siena, sono presenti in diocesi dal 2009, invitate dal vescovo del tempo Santo Marcianò «per il ministero della preghiera e della comunione fraterna».
Comunità che si rifanno al santo vescovo di Ippona mancavano in Calabria dal 1860, anno in cui furono aboliti gli ultimi due conventi maschili di Terranova da Sibari nel Cosentino e Francavilla Angitola nel Vibonese. In questo decennio le monache hanno portato avanti la loro missione in una struttura provvisoria messa a disposizione dalla dioc.si, ribattezzata "Casa Madonna del Buon Consiglio", proprio nei pressi del Seminario estivo che, ristrutturato e ampliato, costituisce il nuovo monastero dedicato a sant'Agostino di cui oggi si celebra la solennità. Un apostolato, quello della piccola comunità, articolatosi in filigrana a servizio del territorio, volto alla concretizzazione di un sogno che ora si avvera. Tante le relazioni intessute favorendo la partecipazione dei laici alla spiritualità agostiniana con particolare riguardo ai giovani: le attività con le scuole, gruppi parrocchiali e movimenti. Ed ancora accoglienza, catechesi, esercizi spirituali, oltre ai numerosi percorsi di accompagnamento. «Vivere l'inaugurazione di un nuovo monastero spiega l'arcivescovo Satriano - è momento di grande speranza per la vita di una Chiesa locale come la nostra. Siamo grati a queste donne coraggiose e innamorate, immerse in una vita di preghiera e di contemplazione, perché tornano ad indicarci uno sguardo capace di ridare vigore e senso alla vita, uno sguardo dall'alto, intriso della luce che viene da Dio, in grado di introdurci in un mondo altro, dove il superfluo cede il posto all'essenziale e dove il bisogno dell'effimero si apre al desiderio di cielo, che pulsa nel profondo di ciascuno. È una sfida bella e significativa - conclude il presule - non solo per loro ma per tutti noi». Il monastero, la cui struttura originaria è ottocentesca, sorge a Corigliano Rossano, tra mare e monti, in un luogo ameno che già di per sé favorisce il raccoglimento.
Il sito porta la tradizione monastica nel Dna, come testimoniato dai santi Nilo e Bartolomeo e dalle vite dei monaci basiliani nelle grotte eremitiche disseminate lungo il comprensorio di Rossano. L'immobile è costituito da un grande edificio con ampi terrazzi. Si sviluppa su due piani e presenta anche diversi spazi esterni tra cui una pinetina. All'interno si trovano la zona della clausura, una cappella, la sala conferenze, i laboratori. Quanto prima una foresteria sarà messa a punto in altro fabbricato limitrofo. E' interessante notare come la scelta dei materiali adoperati abbia fatto sì che il complesso architettonico sia ben integrato nello splendido contesto ambientale in cui si colloca. Alla giornata di festa odierna hanno assicurato la presenza diversi vescovi, sacerdoti, laici e membri della famiglia agostiniana. Nei giorni scorsi ci si è preparati all'evento con alcuni appuntamenti: la "Camminata nella terra del cuore", in pratica, un Pellegrinaggio per giovani, snodatosi all'alba di sabato dalla Cattedrale di Rossano, in salita per oltre sei chilometri fino al monastero; e ieri sera l'iniziativa "Ci hai fatti per te", momento di preghiera e canto.
Le monache agostiniane a Rossano-Cariati
Sono indaffarate nei preparativi, ma piene di gioia ed entusiasmo le religiose che ci ospitano nel parlatorio della Casa Madonna del Buon Consiglio. Oggi a Rossano-Cariati viene inaugurato il loro nuovo monastero agostiniano femminile. Scambiamo due battute con la superiora suor Lucia.
D. Il vostro nuovo monastero di clausura agostiniano femminile è l'unico al Sud.
R. Il monastero si pone come centro di spiritualità, collocato nell'arcidiocesi di Rossano-Cariati, ma al servizio della Chiesa e del popolo della Calabria, delle regioni limitrofe e di chiunque vuole accostarsi al dono dell'esperienza monastica vissuta nel carisma agostiniano. Ci avvaliamo inoltre della Rete con un sito lnternet (www.osarossano.it) e una pagina Facebook, strumenti che accorciano le distanze e se bene utilizzati risultano utili per l'evangelizzazione.
D. I nuovi ed ampi spazi vi consentiranno di mettere in cantiere attività e iniziative.
R. In pratica sì. Ad esempio la partecipazione più agevole ai nostri momenti di preghiera, l'accoglienza, la promozione di incontri culturali. E non solo. Avremo un bel laboratorio per la lavorazione della ceramica finalizzato alla produzione di manufatti. Attività che ci consentirà anche di sostenerci, oltre alla Provvidenza che ci raggiunge in tanti modi.
D. Suor Lucia, provenite tutte dal Centro Nord. Avete lavorato in Calabria per un obiettivo che oggi si concretizza. Che cosa vi ha dato questa terra?
R. Abbiamo ricevuto anzitutto il Vangelo dell'ospitalità e continuiamo ad essere commosse dalla disponibilità e generosità di tante persone amiche. Con i laici in modo Particolare si sono creati rapporti di collaborazione. Importante, e per noi nuova è stata la scoperta di quanto sia fondamentale renderli partecipi della nostra vita, coinvolgendoli nel lavoro e nella preghiera, in linea con la consegna dataci all'inizio da monsignor Marcianò: "Insegnateci a pregare. Un grazie finale lo dobbiamo al nostro arcivescovo Giuseppe Satriano che ha supportato il progetto, sostenendoci in questi anni non sempre facili per noi.