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Sant'Agostino con la Sacra Famiglia di Francesco Francia

Sant'Agostino con la Sacra Famiglia di Francesco Francia

 

 

NATALE CON AGOSTINO

 

 

 

 

Colui che era Figlio di Dio prima di tutti i secoli senza inizio di giorni, si è degnato di diventare figlio dell'uomo.

(Sant'Agostino)

 

 

Cari amici,

con le letture della IV Domenica d'Avvento ci addentriamo nel mistero del Natale: non certo il nostro natale di città, frenetico e insignificante, che tenta di saziare con luci e bisogni il vuoto del cuore, ma il Natale del Signore, Per manifestare il mistero dell'incarnazione Luca dà la parola a due donne in cui la maternità è il segno della fede nella promessa e nella fedeltà di Dio e il segno totale del dono di sé. Scrive Agostino di Maria:" Si forma in te chi ha creato te, si forma in te mediante colui per il quale tu hai avuto l'esistenza: anzi persino mediante colui per il quale è stato creato il cielo e la terra, per il quale tutte le cose sono state create, si fa carne in te il Verbo di Dio, ricevendo un corpo, non perdendo la divinità. E il Verbo si congiunge alla carne, e il Verbo si unisce alla carne ..." Maria dopo l'annuncio dell'angelo va "in fretta" da Elisabetta ed è l'incontro profetico di due madri che riconoscono l'una nell'altra, dentro l'attesa di un figlio, la misericordia e la tenerezza di Dio.

 

 

 

Discorso 291, 1, 5-6

Giovanni fu annunziato per mezzo dell'angelo al padre sacerdote: l'angelo rende muto il padre incredulo; resta muto in attesa di riavere la parola alla nascita del figlio. Una donna sterile diventa madre, sebbene vecchia, diventa madre; duplice impedimento alla fecondità, l'essere sterile e avanzata in età. Quale egli sarà è detto dall'angelo: in lui si adempirà quanto è detto; e, quale somma meraviglia, è ripieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre. Quindi, al sopraggiungere di Maria santa, esulta nel grembo materno; e, non potendo a voce, sussulta per salutare Cristo. Nasce, rende la voce al padre; il padre, a parole, dà il nome al figlio: tutti sono stupiti di tanta grazia. Che altro è, infatti, se non grazia? Perciò, quando questo Giovanni meritò Dio? Quando meritò Dio, prima che fosse chi si doveva meritare? O grazia gratuitamente data!... Un figlio è promesso a Zaccaria, un figlio è promesso anche alla santa Maria, ed ella pure pronunzia quasi le stesse parole che aveva detto Zaccaria.

Infatti, che cosa aveva detto Zaccaria? Come posso conoscere questo? Io infatti sono vecchio e mia moglie sterile e avanzata negli anni. E Maria santa che cosa dice? Come avverrà questo? Simile il suono delle parole, diverse le disposizioni interiori... Che vuol dire questo se non che il suono delle parole è simile, diverso lo spirito? L'uomo infatti può udire il suono della voce, Dio scruta i cuori. Quindi, che in quelle parole di Zaccaria non ci fosse stata fede, ma dubbio e diffidenza, lo fece capire l'angelo togliendo la parola e condannando l'incredulità. Veramente Maria disse: Come avverrà questo? Poiché non conosco uomo. Riconoscetevi il proposito di verginità. Prevedendo l'unione coniugale, quando mai avrebbe detto: Come avverrà questo? Se infatti doveva avvenire, come di regola avviene in tutti i bambini, non avrebbe detto: Come avverrà? Ma quella, memore del suo proposito, consapevole della santità del voto, nel dire: Come avverrà questo? Poiché non conosco uomo, aveva infatti avuto coscienza di quel che aveva offerto in voto…Dicendo: Come avverrà questo? volle sapere il modo, non dubitò dell'onnipotenza di Dio.

Come avverrà questo?

Qual è il modo per il quale questo avverrà?

Annunziandomi un figlio, considerami interiormente disponibile, spiegami il modo. La Vergine santa poté appunto turbarsi, o certamente ignorare il disegno di Dio circa il modo da lui voluto perché avesse un figlio, quasi avesse respinto il voto di verginità. Che le avrebbe detto dunque? Sposati, unisciti al marito? Dio non lo avrebbe detto: accettò infatti il voto di verginità da lei, come Dio. Accettò da lei quello che egli stesso aveva donato. Perciò, dimmi, messaggero di Dio: Come avverrà questo? Fa' attenzione all'angelo che sa che Maria domanda, non diffida. Quindi, poiché si accorse che quella voleva sapere, non diffidava, non si rifiutò di informarla. Intendi come: resterà la tua verginità, tu credi soltanto il vero, conserva la verginità, ricevi l'integrità. Poiché la tua fede è integra, anche la tua integrità resterà inviolata. Infine, ascolta come avverrà questo: Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell'Altissimo stenderà su di te la sua ombra.

Tale adombramento non conosce ardore di libidine. Per questo, perché lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo stenderà su di te la sua ombra, perché hai fede concepisci, perché non per connubio, ma credendo sarai madre: Colui che nascerà da te sarà dunque santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Chi sei tu che sarai madre? Come lo hai meritato? da chi lo hai ricevuto? perché si formerà in te chi ha creato te? Come mai, dico, un bene così grande a te? Sei vergine, sei santa, hai fatto voto; ma se è molto quanto hai meritato, anzi, è veramente molto di più quel che hai ricevuto. Come dunque lo hai meritato? Si forma in te chi ha creato te, si forma in te mediante colui per il quale tu hai avuto l'esistenza: anzi persino mediante colui per il quale è stato creato il cielo e la terra, per il quale tutte le cose sono state create, si fa carne in te il Verbo di Dio, ricevendo un corpo, non perdendo la divinità. E il Verbo si congiunge alla carne, e il Verbo si unisce alla carne; ed il talamo di questo così grande connubio è il tuo grembo. Ripeto, il talamo di un così grande connubio, cioè del Verbo e della carne, è il tuo grembo: da dove quale sposo esce dalla stanza nuziale. Nel suo concepimento ti trova vergine, nato, ti lascia vergine. Concede la fecondità, non priva dell'integrità.

Perché a te questo? Pare che stia facendo una domanda indiscreta alla Vergine, e quasi che questa mia petulanza risulti di imbarazzo alla sua riservatezza. Noto però che la Vergine va turbandosi e tuttavia ecco che risponde e mi avverte: Mi chiedi donde a me questo? Ho ritegno a farti conoscere il mio bene, ascolta il saluto da parte dell'angelo e riconosci che in me è la tua salvezza. Credi a Colui al quale ho creduto. Vuoi sapere donde a me questo? Sia l'angelo a risponderti. Dimmi, angelo, donde questo a Maria?

L'ho già detto nel saluto: Ave, piena di grazia.