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Luigi Beretta presenta la sua relazione
Storia, tradizione ed arte della parrocchia dei SS. Giacomo e Brigida di Cassago
di Italo Allegri
Il Prof. Luigi Beretta, presidente dell'Associazione Storico-Culturale Sant'Agostino di Cassago Brianza, sabato 1° settembre ha ricostruito la storia della parrocchia dei SS. Giacomo e Brigida di Cassago, in occasione del secondo incontro della 28° Settimana Agostiniana.
Parte da Agostino il Prof. Luigi Beretta nella ricostruzione storica della parrocchia di Cassago Brianza, sabato 1° settembre, nel secondo degli incontri culturali della 28° edizione della Settimana Agostiniana. Tema specifico della serata: "Storia, tradizione ed arte nelle vicende della parrocchia dei SS. Giacomo e Brigida di Cassago". Agostino ha vissuto proprio a Cassago, tra l'autunno del 386 e la primavera del 387, una stagione della sua vita molto importante, che lo ha portato ad abbracciare la fede cristiana con il battesimo.
Lo accoglie nella villa di Cassiciaco l'amico Verecondo. Con lui condividono questo itinerario di riflessione e ascesi familiari ed amici. Tuttavia, nonostante la permanenza si protragga per circa sette mesi e sia ormai proiettato verso l'adesione alla fede cristiana, non fa alcun cenno alla presenza di cristiani sul territorio. C'è però un reperto archeologico molto antico rinvenuto a Cassago, certamente difficile da contestualizzare, nel quale è inciso il monogramma di Cristo o Chi Rho (o CHRISMON), ossia una combinazione di lettere dell'alfabeto greco che forma l'abbreviazione del nome di Cristo. La visione poi ai allarga ai municipi romani di Como e Milano per individuare le prime tracce documentarie provenienti dalle epigrafi, attestanti la presenza cristiana nel suburbio cittadino per risalire, progressivamente, al primo repertorio di santi venerati in diocesi ambrosiana: il Liber Notitiae Sanctorum Mediolani, compilato verso la fine del XIII secolo.
Qui si trovano citati quattro edifici riservati al culto appartenenti al territorio di Cassago e dintorni: S. Maria e S. Brigida a Cassago, S. Gregorio a Oriano e S. Salvatore a Tremoncino.
Il relatore focalizza quindi le quattro dedicazioni che in ambito liturgico rimandano a celebrazioni antiche, antecedenti il Mille. Ma è dal secolo XII che si consolida la base documentaria, ossia in quella fase storica che registra il sorgere di nuovi insediamenti tra comuni e signorie. Beretta prende in esame i singoli luoghi di culto e le vicende che li coinvolgono direttamente: chiesa edificio e comunità cristiana sono un binomio imprescindibile.
Nel secolo XII la cappella di S. Maria entra nella sfera dei possedimenti del monastero benedettino di S. Giacomo di Pontida. Ma tra tutti i luoghi di culto diventa centrale quello di S. Brigida, perché aggrega attorno a sé la comunità cristiana e aggiunge una ulteriore dedicazione con S. Giacomo, segno della presenza monastica cluniacense in Cassago. Nella prima metà del Cinquecento sono i legati istituiti da esponenti di famiglie benestanti a scandire la storia della parrocchia di Cassago. Dalla seconda metà di questo secolo invece, inizia a sedimentare l'archivio parrocchiale con l'avvento dell'episcopato carolino. Ed è proprio S. Carlo a istituire la parrocchia di Cassago ed aggregare, in un secondo momento, le località di Oriano e Tremoncino.
Ora il percorso storico si configura meglio alla luce dei documenti prodotti nel corso delle visite pastorali. Nel 1630 è documentata la celebrazione della prima festa in onore di S. Agostino: a lui eleva un inno di grazie la comunità di Cassago per non essere stata colpita dl flagello della peste. Tutto scorre tra atti di visita, legati, parroci, fino alla seconda metà del Settecento, quando il più antico luogo di culto medievale è ricostruito. La chiesa subisce un intervento di ampliamento all'inizio del Novecento con il prolungamento della navata, mentre la decorazione interna attuale risale alla seconda metà dello scorso secolo, dettagliatamente spiegata in ogni particolare dal Prof. Beretta.