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Giuseppe Redaelli

Il relatore prof. Giuseppe Redaelli

Il relatore prof. Giuseppe Redaelli

 

 

DALLE REALTA' ESTERIORI ALLE REALTA' INTERIORI, DALLE REALTA' INFERIORI ALLE REALTA' SUPERIORI.

LA TEORIA AGOSTINIANA DELLA CONOSCENZA

lunedì 2 settembre 2019

 

 

 

Il prof. Giuseppe Redaelli ha introdotto lunedì 2 settembre 2019 gli appuntamenti culturali della 29° Settimana Agostiniana di Cassago Brianza, la problematica della conoscenza in Agostino con la relazione "Dalle realtà esteriori alle realtà interiori, dalle realtà inferiori alle realtà superiori. La teoria agostiniana della conoscenza."

 

Quest'anno la settimana agostiniana propone come tema "La scienza in cammino con la fede". La scelta è stata suggerita ed è in sintonia con l'anno leonardesco, nell'occasione del V centenario della morte di questo grande inventore, pittore e scienziato toscano avvenuta il 2 maggio ad Amboise. Con Leonardo si apre in effetti la stagione moderna della scienza in Occidente, che si perfezionerà cento anni dopo con la figura di Galileo. Secondo il pensiero di Leonardo, una prima verità si trae dall'esperienza diretta della natura, dall'osservazione dei fenomeni: «molto maggiore e più degna cosa a leggere» non è allegare l'autorità di autori di libri ma allegare l'esperienza, che è la maestra di quegli autori. Se l'esperienza fa conoscere la realtà delle cose, non dà però ancora la necessità razionale dei fenomeni, la legge che è nascosta nelle manifestazioni delle cose: «la natura è costretta dalla ragione della sua legge, che in lei infusamene vive» e «nessuno effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienza», nel senso che una volta che si sia compresa la legge che regola quel fenomeno, non occorre più ripeterne l'osservazione; l'intima verità del fenomeno è raggiunta.

Le leggi che regolano la natura si esprimono mediante la matematica: «Nissuna umana investigazione si può dimandare vera scienza, s'essa non passa per le matematiche dimostrazioni.» Lo spirito investigativo leonardesco presenta interessanti spunti che ci permettono di accostarlo ad Agostino. Entrambi amano la conoscenza, entrambi amano cercare la verità, entrambi sono innamorati della sapienza. Vi sono tuttavia alcune divergenze, che hanno attraversato il percorso della scienza in questi secoli e che hanno portato ad un confronto talora aspro, talora conciliante fra fede religiosa e metodo scientifico. E' lo stesso Leonardo a rimarcare con forza quello che lui ritiene un conflitto: «Io credo che invece che definire che cosa sia l'anima, che è una cosa che non si può vedere, molto meglio è studiare quelle cose che si possono conoscere con l'esperienza, poiché solo l'esperienza non falla. E laddove non si può applicare una delle scienze matematiche, non si può avere la certezza.» A questa posizione leonardesca, che pervade ancora oggi il pensiero occidentale, si era già opposto Agostino quando rifiutò a suo tempo il razionalismo manicheo, che pure aveva seguito in gioventù fino ai trent'anni. L'impostazione manichea risolveva il dilemma rigettando la fede per seguire esclusivamente la ragione. In queste sere cercheremo di conoscere la risposta di Agostino, che alla scelta ragione o fede sostituisce il binomio ragione e fede. Nelle sue riflessioni prima del battesimo, di cui abbiamo traccia nei Dialoghi scritti a Cassago, Agostino arriva alla conclusione che le vie che conducono l'uomo alla conoscenza della verità sono due e non una: la ragione che genera la scienza e l'autorità cui si aderisce per fede.

Nel De ordine (2, 9, 26) dice infatti che "ad imparare siamo condotti necessariamente da un duplice principio: l'autorità e la ragione. In ordine di tempo viene prima l'autorità, in ordine di importanza la ragione." Dal discorso sugli occhi della fede emerge la stretta unione che esiste in Agostino fra filosofia e teologia, a cui aggiunge come complemento la mistica: tre momenti della ascensione dello spirito verso la bellezza della sapienza eterna, tre momenti profondamente uniti: la filosofia trae vantaggio dalla fede e questa dalla filosofia, e l'una e l'altra dalla mistica. E proprio in questo orizzonte di esplorazione del pensiero e della esperienza agostiniana è possibile approfondire la tematica con la relazione di Giuseppe Redaelli.