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Il Sindaco avv. Roberta Marabese pronuncia l'invocazione-preghiera ad Agostino
PREGHIERA PER L'OFFERTA DELL'OLIO PER LA LAMPADA ALL'ALTARE DI SANT'AGOSTINO
8 settembre 2019
"Siate un cuor solo e un'anima sola"
Inizia così, con questo invito carico di speranza, la regola che Agostino consegnò alle comunità che sorgevano nel solco tracciato dalla sua esperienza cristiana. Questa stessa speranza desideriamo farla nostra, per la nostra Comunità di Cassago, per ciascuna persona del nostro paese, perché chiunque possa realizzare se stesso e i propri desideri nel rispetto degli altri. E cosa è il desiderio? Direbbe Agostino che tutta la nostra vita altro non è che un esercizio del desiderio di Dio, desiderio di amore, desiderio di giustizia, desiderio di socialità, desiderio di conoscenza.
E' ciò che gli antichi filosofi, gli innamorati della verità, hanno chiamato sapienza: ed Agostino ha saputo darcene una meravigliosa definizione. E l'ha scritta proprio qui, qui a Cassago, in questi luoghi, quando fu ospite nella villa del suo carissimo amico Verecondo. L'ha scritta a conclusione del De beata Vita e con molta perspicacia don Giovanni Motta ha voluto che venisse riportata sull'altare di sant'Agostino. Chiunque di noi può leggerla e meditarla. Sapiente è colui che possiede la sapienza di Dio. Questa sapienza è unitaria, non è divisiva, e come ha argomentato la Settimana agostiniana di quest'anno, non ha senso il dilemma fede o scienza, che attraversa negativamente il pensiero moderno contemporaneo. Dobbiamo piuttosto coniugare fede e scienza, abbandonare le ideologie e fare nostro il richiamo potente di Agostino, quando afferma credo ut intelligam ma pure intelligo ut credam. Credo per capire, ma pure desidero capire per credere in un circolo virtuoso di conoscenza che addolcisce l'inquietudine umana.
E questo lo troviamo già nelle sue riflessioni prima del battesimo, di cui abbiamo testimonianza nei Dialoghi scritti a Cassago. Agostino arriva alla conclusione che le vie che conducono l'uomo alla conoscenza della verità sono due e non una: la ragione che genera la scienza e l'autorità cui si aderisce per fede. E l'una non può fare a meno dell'altra. Questo lo avevano capito anche i nostri concittadini secoli fa, quando nel 1631 proclamarono Agostino Compatrono di Cassago, celebrandone la festa: un atto di fede pienamente consapevole, giunto nel momento in cui, finita la terribile peste, la Comunità di Cassago si è interrogata. Uscita indenne, forse unico paese in tutta la Brianza, con razionalità ha riconosciuto l'autorità di un santo, unendo il passato con il presente: non più il solo ricordo di una presenza, sia pure illustre di un santo, ma la presenza viva di Agostino, che stende il suo favore pietoso alla nostra Comunità, dove - lui stesso lo dice nelle Confessioni - trovò riposo dalla bufera del mondo, preludio del paradiso.
Come in quel lontano passato la nostra Comunità ebbe il coraggio di sentirsi unita, così oggi nel nome di Agostino, di sua mamma Monica, del figlio Adeodato e di tutti coloro che lo hanno accompagnato qui, nel nostro paese, desidero dare corpo al suo auspicio di essere noi tutti cittadini di Cassago un cuor solo e un'anima sola. La sua festa sia la festa della nostra comunità, di tutte le comunità di persone che si sono avvicendate nei secoli sulla nostra terra con la ricchezza delle loro vite, delle loro esperienze, delle loro gioie e dolori, che sentiamo ancora nostre. Il pane che verrà distribuito, testimone di una secolare leggenda che raccontavano i nostri vecchi, è il simbolo di questa unità prosperosa, sicura delle proprie origini e fiduciosa nel futuro. Nell'accendere la Lampada votiva all'altare di sant'Agostino, consapevoli dei problemi del nostro tempo, chiedendo ancora una volta il suo aiuto, desideriamo ricordare, soprattutto per noi, le sagge parole che don Motta scrisse nella sua preghiera al santo:
Noi, responsabili dell'ordine di un piccolo paese, ci rendiamo conto dinanzi a Dio, della cooperazione che gli dobbiamo per il bene dei nostri fratelli, nel guidarli in una condizione di vita disciplinata e ordinata. Sentiamo la fiducia che per la tua intercessione la nostra mente sia illuminata e la nostra volontà sia retta nella fortezza, per dare alla nostra piccola comunità di Cassago, che il tuo soggiorno terreno ha onorato, i sensi e la misura della santità. I voti della nostra preghiera siano nella benignità della tua intercessione e nella volontà operante della Misericordia di Dio.
Amen