Percorso : HOME > Associazione > Settimana agostiniana > Settimana 2022 > Vittorio Conti

Vittorio Conti

Vittorio Conti nel corso dell'omelia

Vittorio Conti nel corso dell'omelia

 

 

FESTA DI SANT'AGOSTINO

domenica 28 agosto 2022

 

 

 

La festa di sant'Agostino, domenica 28 agosto, è stata arricchita dalla presenza di don Vittorio Conti che ha celebrato la S. messa festeggiando la ricorrenza del ventesimo anniversario di sacerdozio. Originario della località di Oriano, don Vittorio entrò in seminario quattordicenne e ha seguito con passione gli studi teologici, specializzandosi e coltivando gli studi in psicologia. Questi approfondimenti dottrinali lo hanno condotto a ricoprire la cattedra di professore all'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Don Vittorio ha celebrato la liturgia solenne di domenica 28 agosto insieme al parroco don Giuseppe e a don Mark, nel giorno di avvio del programma nella Settimana Agostiniana 2022.

Il parroco don Giuseppe Cotugno ha introdotto le celebrazioni con alcune parole di augurio e don Vittorio ha risposto affermando di essere felice di poter festeggiare con la comunità cassaghese questo importante traguardo: "Oggi ricordiamo, insieme alla festa di Sant'Agostino, i vent'anni dalla mia ordinazione. Sono tanti e sono contento di poterli celebrare in questa liturgia".

Durante l'omelia don Vittorio ha commentato un passo del Vangelo secondo Matteo, dove Gesù invita i discepoli a diventare come i bambini.

"Cosa significa? Di sicuro non comportarsi da ingenuo o dipendente o irresponsabile", ha esordito, interrogandosi. Nel suo discorso ha elencato quindi numerose tentazioni quotidiane che si possono presentare nella vita di un adulto. "Succedono tante cose, e parecchie non sono né belle né giuste; quindi, c'è la possibilità che si diventi cinici o delusi, oppure arrabbiati e risentiti, oppure doppi e arroganti o anche presuntuosi e rassegnati."

Nel bambino, invece, non osserviamo questi atteggiamenti sostanzialmente negativi. "Ciò che Gesù e i più piccoli non hanno mai perso - ha sostenuto con forza don Vittorio - è la speranza, una speranza seria e pacata che ci permette di stare dentro le questioni della vita mantenendo la schiena dritta e uno sguardo gentile".

Don Vittorio si poi naturalmente collegato alla figura di sant'Agostino e in particolare al suo libro "Le Confessioni", dove cita e ricorda i giorni passati nella villa dell'amico Verecondo nel Rus Cassiciacum.

"Le Confessioni sono il primo testo occidentale scritto in modo autobiografico: l'occasione è il momento in cui una persona, Agostino, dopo anni, torna a ragionare su sé stessa, a mettersi in discussione e arriva il momento in cui può germogliare una speranza seria e pacata. Ci sono tanti modi in cui ci si può stordire e non stare con sé stessi. Ma Agostino qui a Cassago ha ritrovato se stesso, cercando l'originalità della propria vita e ha scoperto che Dio è nel nostro cuore più intimo che mai a noi stessi. Che il Signore ci aiuti ad essere uomini pieni di speranza e ci dia la disciplina di saper stare con noi stessi", ha concluso don Vittorio.

Al termine della liturgia, la comunità cassaghese ha salutato calorosamente ed affettuosamente don Vittorio Conti.