S. Messa solenne nella chiesa parrocchiale celebrata da mons. Maurizio Rolla Vicario Episcopale di Lecco nella ricorrenza della 392 a Festa in onore di sant'Agostino Patrono di Cassago, con la preghiera per la Comunità e l'offerta dell'olio per la lampada votiva da parte del Sindaco avv. Roberta Marabese e delle Autorità Comunali di Cassago

Domenica 4 settembre

 

 

 

DISCORSO DEL SINDACO

 

La figura di Agostino e il suo intervento miracoloso nel 1630 da quattro secoli sono una luce accesa sul cammino della nostra Comunità cassaghese, che, spronata dal santo proclamato Patrono, ha saputo superare le molte difficoltà che si sono via via presentate nel tempo. Oggi stiamo rinascendo, dopo due anni terribili di covid, ma purtroppo altre ombre si addensano e sentiamo su di noi la drammaticità di una guerra lontana e insensata che devasta la nostra bella Europa.

Più che mai è necessario superare conflitti e divisioni, più che mai è necessario cercare quella unità di intenti che caratterizza una società matura e rispettosa delle persone. Una unità che noi desideriamo anche per il nostro paese, lavorando alla realizzazione di un progetto che migliori Cassago legando il suo passato al presente, con lo sguardo rivolto al futuro. Guardiamo quindi con grande attenzione e speranza agli incontri di questi giorni, che hanno proposto una moderna rivisitazione del rus Cassiciacum agostiniano, al cui ricordo il nostro Comune ha dedicato un intero parco, che ha visto negli ultimi tempi interventi di ristrutturazioni conservative, che hanno permesso alla cittadinanza di riappropriarsi dell'intera area, sia come parco giochi che come luogo adatto a manifestazioni ed incontri culturali. Il luogo che fu di Verecondo ed Agostino in epoca romana, castro medioevale per lunghi secoli e palazzo di delizie per i nobili Pirovano-Visconti, oggi finalmente rivive di vita nuova con i giochi per i bambini, e non c'è niente di meglio che sentire il loro vociare gioioso, che sogna un domani armonioso e felice.

Molto c'è ancora da fare, l'attenzione agli aspetti storici, letterari, culturali e turistici del nostro paese, coniugato al desiderio di ritrovare qualche elemento importante della presenza della villa che ospitò Agostino siano una prospettiva per rendere il nostro paese più bello e vivibile. Se l'anno 1630 seminò la morte con la pestilenza, ricordiamoci che gli anni successivi furono anni di rinascita e di ringraziamento per lo scampato pericolo. Anche noi, forti di quell'esempio, prendiamo coraggio e pensiamo positivo. Con Agostino proclamato Compatrono di Cassago godiamoci la sua festa con la certezza, come la conobbero i nostri padri, che il suo aiuto non mancherà alla nostra Comunità. La festa che oggi celebriamo ad Agostino sia sempre di più la festa della nostra Comunità, di noi, delle persone che ci hanno preceduto e di quanti verranno. Siamo indissolubilmente legati perché chi nel passato ha costruito il paese, ci ha forgiato, così come noi, con le nostre azioni, stiamo preparando Cassago per chi verrà.

E' un compito importante e impegnativo, che richiede tutte le nostre energie.

 

Per questo nell'accendere la Lampada votiva all'altare di sant'Agostino, siamo consapevoli dei problemi del nostro tempo, e chiediamo ancora una volta il suo aiuto. Desideriamo ricordare, soprattutto per tutti noi, le sagge parole che don Motta scrisse nella sua preghiera al santo:

 

Noi, responsabili dell'ordine di un piccolo paese, ci rendiamo conto dinanzi a Dio, della cooperazione che gli dobbiamo per il bene dei nostri fratelli, nel guidarli in una condizione di vita disciplinata e ordinata. Sentiamo la fiducia che per la tua intercessione la nostra mente sia illuminata e la nostra volontà sia retta nella fortezza, per dare alla nostra piccola comunità di Cassago, che il tuo soggiorno terreno ha onorato, i sensi e la misura della santità. I voti della nostra preghiera siano nella benignità della tua intercessione e nella volontà operante della Misericordia di Dio.

Amen