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Francesco Morenas: Traslazione spoglie di Agostino a Pavia

Brano relativo all'episodio della Traslazione in san Pietro in Ciel d'Oro a Pavia

Brano relativo all'episodio della Traslazione

 

 

 

TRASLAZIONE DELLE SPOGLIE DI AGOSTINO A PAVIA

di Francesco Morenas

 

 

Tratto da STORIA ECCLESIASTICA PER SERVIRE Dl CONTINUAZlONE A QUELLA D! MONSIGNOR CLAUDIO FLEURY SCRITTA DAL SlGNOR FRANCESCO MORENAS E TRADOTTA DAL FRANCESE DAL SACERDOTE D. CARLO PAOLlNO

NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA, E CORRETTA SUL TESTO ORlGlNALE. TOMO VENTESIMO SETTIMO.

DALL'ANNO MDXCVI. SINO ALL'ANNO MDCCL.

IN GENOVA MDCCLXXXIII

NELLA STAMPERIA Dl AGOSTlNO OLZATl.

CON LICENZA DE' 5UPERIORI.

 

 

 

XXlV.

Si è riferito a suo tempo, come il corpo di S. Agoslino fu trasportato in Sardegna da' Vescovi di Africa, che Trasìmondo cacciò dalle loro Sedi e di la in Pavia nel tempo di Luitprando Re de' Lombardi, e depositato nella Chiesa di S. Pietro chiamata al Cielo d'Oro, presso la quale vi era allora un Monastero situato ne' Sobborghi, e che poi si è trovato rinchiuso nel recinto della Città Luitprando prese ogni sorta di precauzione per la sicurezza di un simigliante tesoro.

Egli fece fare tre avelli con una cassa per ciascuno, e dopo aver fatto credete al Popolo, che il Santo Corpo era in uno di quelli tre, lo fece segretamente trasportare in un'altro luogo, di cui fece cavar l'apertura in guisa, che niente apparisse.

Egli confidò non pertanto la custodia di questo Sagro Deposito a' Religiosi del Monistero di S. Pietro, dove i Benedettini succederono a questi Religiosi; e nell'anno 1220 i Canonici Regolari occuparono il loro luogo. Si unirono poi a questi nel Secolo seguente alcuni Eremiti di S. Agostino; e la Chiesa divenne comune tra loro.

Eglino erano egualmente persuasi, che il corpo di S. Agostino riposava nella loro Chiesa. Gli Eremiti fecero erigere una tomba di marmo col disegno d'ivi riporlo, se veniva a scoprirsi il luogo, ove egli era.

Finalmente fu trovato nell' anno 1695 rinchîuso in una tomba di marmo dentro una cassa di piombo rivestita di un'altra cassa d'argento. Il nome di Agostino scolpito sul marmo non permettea dubitarsi dell'autenticità delle Reliquie; ma nondimeno, la cosa fu esaminata con estrema attenzione, e ciò tanto maggiormente, perchè insorsero delle grandi contese tra i Canonici, e gli Eremiti, contrastando i primi di esser quello veramente il Corpo del S. Dottore. Duravan quenste dispute già da trent'anni, quando il Papa Benedetto XIII, prese le misure per rischiarare un tal fatto, e terminare si fatte differenze. Or' egli non poteva in ciò avere un più felice successo; poichè si fece costare per le vie più giuridiche, che la cassa, che si era trovata nella tomba di marmo conteneva in se racchiuso il Corpo di S. Agostino. Quindi se ne fece in Pavia una solenne Festa; e Benedetto XIII annunciò questo avvenimento a tutta la Chiesa con una Bolla de' 22 di Settembre dell‘anno 1728.