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AFRICA ROMANA: Mustis

Resti di una basilica cristiana

Resti di una basilica cristiana

 

 

 

 

MUSTIS

 

 

 

Mustis, che si può vedere da Thugga da cui la separano appena otto miglia, è il centro geografico della regione granaria della Tunisia. Collocata a un incrocio stradale era uno dei mercati centrali dei cereali, e i campi che fornirono fin dai tempi preistorici il grano ai nomadi, ai Berberi, ai Punici, ai Romani e agli Arabi vi sono ancora coltivati. Una strada romana portava di qui direttamente a sud, all'antica provincia di Byzacena. Costruita con lucido, bianco calcare, Mustis possedeva facciate splendidamente scolpite e pavimenti di artistici mosaici, molti dei quali ancora quasi intatti.

Alla fine del II secolo a. C. Mario vi si insediò con i suoi veterani; fu poi elevata al rango di municipium da Giulio Cesare, o, due secoli più tardi, da Marco Aurelio. Due archi di trionfo scavalcavano, all'entrata e all'uscita della città, la strada Cartagine-Tebessa: quello situato a est delle rovine è stato restaurato.

In fondo a una spianata lastricata si scorgono i resti del tempio di Apollo, provvisto di abside, e quelli del tempio di Cerere. Più oltre, si trovano le vestigia di una grande casa, di un oleificio di epoca tarda e del tempio di Plutone (fine II - inizi III secolo)

Lasciate a sinistra le fondamenta di una basilica a tre navate d'epoca bizantina, in parte distrutta durante gli scavi (notare presso l'abside il battistero a forma circolare), si raggiungono a destra, su un piccolo rilievo, i resti di una fortezza, anch'essa bizantina, costruita con materiali di spoglio (l'interno ospita i reperti dei più recenti scavi: iscrizioni, sculture, mosaici).

L'antica città romana perdette comunque il suo aspetto quando, nelle loro lotte contro i Vandali i Bizantini la trasformarono in una fortezza. La strada romana vera e propria entrava a Mustis sotto un arco ora in rovina e ne usciva a est sotto un altro arco. Ne sono stati rinvenuti due miliaria di cui uno reca il nome della città. Un pozzo di cinque metri di diametro e profondo venticinque forniva alla popolazione 100 piedi cubi di acqua al giorno. Dopo aver funzionato per più di duemila anni, riportato recentemente alla luce, alimenta ora il villaggio arabo di Le Krib. Mustis era una bella città romana (attuale El Krib) che sorgeva lungo la strada romana Proconsolare Sud che unisce Cartagine a Tebessa e Tagaste.

Era una strada che Sant'Agostino percorse innumerevoli volte e nella quale soleva trascorrere la notte. Giungendo al sito si nota un bellissimo arco di trionfo ancora di attribuzione sconosciuta, con accanto i resti di due tempietti votivi. Dopo qualche metro, s'incontra l'ingresso del sito, cui si accede attraverso un grande cortile lastricato che conduce ad una bella porta. Ai lati, i negozi dei cambiavalute ed alcuni bassorilievi di genietti bene auguranti.

  APPROFONDIMENTO

         Monumenti romani

 

Percorrendo la strada romana si entra in città e si incontra un bellissimo tempio pagano, di straordinaria fattura. Poco più in alto si possono rintracciare le rovine di una antica chiesa, la bella basilica a tre navate, l'area sacra rialzata, il battistero con il suo sistema di alimentazione idrica. Quest'ultimo ha una vasca di riserva per l'acqua che confluiva nella vasca battesimale. Una grande fortificazione bizantina circonda poi le cisterne, grandi e funzionali, che alimentavano l'acqua alla città.

Scendendo verso la porta d'ingresso s'incontrerà il bel tempio di Giove che non è ancora certo avesse funzione principale (Campidoglio), poi tracce della basilica giudiziaria e la maggior parte della città ancora da scavare. In lontananza la necropoli. Proseguendo per altri 9 km si raggiunge il villaggio di Borj Messaoudl (nei pressi ci sono le rovine di Thacia, con basilica cristiana, mausoleo e cisterne) e quindi, si perviene a Souk el-Jema, presso il quale è Hammam Biada, che conserva le interessanti terme dell'antica Aptucca, ancora alimentate da una sorgente di acqua calda.