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Percorso : HOME > Africa agostiniana > Siti archeologici > Uthina > Foto GalleryREPERTI ARCHEOLOGICI romani a Uthina
REPERTI ARCHEOLOGICI ROMANI A UTHINA
Frammento di mosaico di natura morta (II secolo d. C. al Museo del Bardo) Pavimento in mosaico che raffigura avanzi di pasto: gusci d'uova,
Si tratta di una decorazione xenia, cioè una natura morta. teste di pesce, resti di crostacei e di legumi
Piccolo pannello con un frammento di mosaico che mostra un leone che insegue un onagro o un mulo. L'opera è conservata al Museo del Bardo
Mosaico con una tigre che sta divorando un cervo. L'opera è conservata al Museo del Bardo
Mosaico che rappresenta, uno di fronte all'altro, davanti a una pianta di ulivo, un toro e un elefante. L'opera è conservata al Museo del Bardo
A sinistra: Mosaico da pavimento, che apparteneva alla casa detta di Fructus, un personaggio che è stato raffigurato al centro della composizione. Fructus si fa servire del vino da uno dei suoi servitori Myro, che, per farlo, regge sopra la propria spalla un'anfora vinaria. Un altro servitore, che si chiama Victor, aspetta il suo turno per far degustare il suo vino al maestro. L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale al III sec. d. C.
A destra: Mosaico che rappresenta Orfeo che prende il fresco all'ombra di un albero mentre suona la sua lira, incantando un gran numero di animali: leoni, tigri, cervi, buoi, cavalli, orsi, antilopi, uccelli, serpenti .. In alto al pannello, una iscrizione rivela sia il nome dei due proprietari, Laberius e Palulinus Laberianus, sia dell'artigiano, Masursus. L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale alla fine del II sec. e inizio III sec. d. C.
A sinistra: Pavimento che probabilmente copriva l'atrio della casa di un certo Industrius, il cui nome è riportato sullo stesso mosaico. La scena raffigura Venere accompagnata da due ninfe che le portano delle vasche piene d'acqua e di profumo. La dea, la cui origine marina è ricordata dalla presenza di acqua, sembra fare toiletta. L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale al II sec. d. C.
A destra: Mosaico proveniente dalla casa di Industrius che raffigura Selene mentre ammira il pastore Endymion addormentato. Inscritto al centro di una composizione geometrica e floreale fatta di cerchi e fiori, il tema riesce a ispirare una atmosfera di pace e di serenità. Il clima è adatto alla scena dove il bel giovane, in compagnia del suo cane, incurante di ciò che gli accade intorno, cede alle lusinghe di Morfeo e nello stesso tempo permette a Selene di guardarlo con occhi interessati. L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale al III secolo d. C.
Due orsi mangiano frutti di arancio
Mosaico che rappresenta due orsi che sembra vogliano cogliere dei frutti da un albero che potrebbe essere un arancio. Questo albero in effetti era già noto agli antichi. Sulla sinistra un cerbiatto saltella oltre. L'opera è conservata al Museo del Bardo.
A sinistra: il dio Nettuno
Mosaico che raffigura il Dio Nettuno che cavalca un ippocampo, mentre tiene con la mano sinistra il suo abituale simbolo, il tridente. Questa rappresentazione che ornava la casa dei capitelli compositi, è piuttosto atipica, poichè la regola generale impone di raffigurare la divinità sopra una biga o una quadriga. La scena si rifà piuttosto a un modello punico che è attestato grazie a una placca in terracotta rinvenuta a Kerkouane dove la divinità marina è raffigurata nello stesso modo. L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale al III secolo d. C.
A destra: mosaico della casa dei Laberii
Frammento di pavimento di mosaico che ornava l'oecus della casa detta dei Laberii. Vi sono rappresentati tre animali, un elefante da guerra, un cavallo (uno stallone) e un orso plantigrado. L'opera è conservata al Museo del Bardo.
Il dio Dioniso
Mosaico a soggetto dionisiaco. Vi si scorge, all'interno di una cornice di tipo quadrata emblema, Dioniso in piedi che si appoggia al suo thyrso e versa il contenuto del suo canthare su una capra. Alla sua sinistra un vecchio re sta in trono con il suo scettro e dei fiori ai piedi.
Dall'altro lato Icarios tiene un pesante grappolo d'uva, frutto preferito di Dioniso.
L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale alla seconda metà del II sec. d. C.
A sinistra: Statua-fontana mutile in marmo che raffigura un Amore seduto sopra un delfino. L'opera è conservata al Museo del Bardo.
Al centro: Questa testa nera in marmo nero presenta dei tratti femminili e una acconciatura secondo il gusto libico. L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale al II sec. d. C.
A destra: Mosaico dove si vede una scena tratta dal mondo mitologico. Si tratta di una rappresentazione del rapimento di Europa compiuto da Giove, che si era trasformato in toro. Nella sua parte sinistra, in alto, un amore carico di tuoni di Giove vola sopra la scena. L'opera è conservata al Museo del Bardo e risale alla fine del II sec. e inizio III sec. d. C.
Frammento di mosaico di un importante pavimento. Vi si vede il dio Nettuno che guida un carro trainato da due ippocampi. Il mosaico proviene dalla Casa di Nettuno. L'opera è conservata al Museo del Bardo.
Mosaico con la rappresentazione di Cerere acconciata con una corona di spighe in piedi in un campo di grano. la divinità tiene nella mano sinistra un cesto colmo di spighe mentre con la destra impugna una falce. Il mosaico evoca la stagione estiva. L'opera è conservata al Museo del Bardo.
Mosaico che raffigura una pantera che insegue un cervo. L'opera è conservata al Museo del Bardo.
Mosaico con una tigre che azzanna un capriolo. L'opera è conservata al Museo del Bardo.
Venere alla toilette
Pannello di mosaico, dove, inscritto in un motivo ottagonale, è raffigurata la dea Venere occupata alla toilette. Due amori la aiutano porgendole uno specchio e una cassetta di gioielli. L'opera è conservata al Museo del Bardo.