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Percorso : HOME > Africa agostiniana > Tavole geografiche > Tavola di PeutingerL'africa romana di sant'agostino: TAVOLA DI PEUTINGER
Ippona: Tavola di Peutinger
TAVOLA DI PEUTINGER
La rappresentazione più antica dell'Africa proconsolare romana risale al IV secolo d. C. ed è una sezione della tavola storico-geografica oggi conosciuta come la Tavola di Peutinger.
Si tratta probabilmente di una copia medioevale di una mappa romana originale che era stata tagliata in parecchie parti, durante il tardo Impero, in un ordine tale per cui la pergamena potesse essere riutilizzata sull'inverso.
Purtroppo la sezione che conteneva i particolari della maggior parte delle isole britanniche è stata persa; la parte occidentale sopravvissuta fortunatamente mostra alcune città nel sud-est dell'Inghilterra. La mappa descrive le città come un piccolo insieme di costruzioni, con il nome della città stampata vicino. Le distanze fra ogni città inoltre sono elencate sul programma nei numeri romani fra le icone della città.
Una copia della mappa fu eseguita nel 1265 da un monaco di Colmar in Alsazia su 12 fogli di pergamena.
Undici dei fogli sono ora alla National Bibliothek di Vienna. La copia è stata trovata da Conradus Celtis nel 1494 e per testamento fu da lui lasciata all'amico Konrad Peutinger (1465-1547) di Augusta. La rappresentazione della mappa, a forma di un rettangolo prolungato, ha generato una evidente deformazione geografica del mondo romano, delle distanze da nord a sud che sono compresse e di quelle da est-ovest che sono eccessivamente estese.
La mappa è stata dipinta in sei colori con uso di neri, rossi, verdi, gialli, blu. Le opinioni differiscono su quanto si è conservato e quanto si è perso rispetto all'originale romano e ai reali itinerari stradali rappresentati. La mappa descrive anche una zona oltre le frontiere dell'impero romano all'est.