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Luigi Perosi

Manoscritto di Perosi con la partitura del Magni Pater Augustini

Magni Pater Augustini di Perosi

 

 

MAGNI PATER AUGUSTINE

di Luigi Perosi

 

 

 

Questa versione del Magni Pater Augustini fu composta per la Schola Cantorum di S. Maria in Silva come Vespro nella solennità di S. Agostino.

Si tratta di un autografo conservato nell'archivio dei padri agostiniani di Borgo Baggiano ove Perosi si recava spesso nella quiete della sua villa e dove è nata tanta sua bella musica.

Perosi scrisse di proprio pugno le parole del Magni Pater Augustine:

 

Preces nostra suscipe et per eas

Conditori nos unire satage atque rege

Gregem tuum summum decus presulum.

 

e in margine al foglio aggiunse che "Si può cantare

Ad una voce di ragazzi (soprano)

A due voci di ragazzi (soprano e contralto)

A quattro A due voci di uomo (soprano e contralto)

 

Una preghiera per chi l'ha composto."

 

Perosi ha composto anche un Inno dei Vesperi in onore di San Nicola da Tolentino "Te canunt omnes" e l'antifona al magnificat nei primi Vespri del giorno di S. Nicola "Nicolaus".

 

Egisto Cortesi, sacerdote di Ponte Buggianese nel suo libro "Lorenzo Perosi in Valdinievole" (edito a Monsummano Terme, 1991), a pag. 164, a proposito di questa pagina musicale ebbe a scrivere: "E' da pensare che talvolta Perosi, lasciato l'ambiente lussuoso di Bellavista, cercasse riposo per l'anima e un raccoglimento musicale nell'atmosfera silente e armoniosa di Santa Maria in Selva. E in questo luogo - la datazione (9 maggio 1903) sotto la firma e la nota in alto "per la Schola Cantorum di S. Maria in Selva" ce lo confermano - è nata la pagina musicale che si conserva autografa nel monastero ... si tratta di una semplicissima composizione isoritmica, molto vicina al modello corale bachiano, sorretta da una ricca vena melodica e da un armonizzazione sobria ed efficace. Il suo carattere è chiaramente sillabico nel senso che a ogni sillaba corrisponde una sola nota; essa contiene rare ma incisive modulazioni ai toni vicini. Perosi avverte che "si può cantare ad una voce di ragazzi (soprani), a due voci di ragazzi (soprani, contralti), quattro, ad una voce di uomo (soprani), a due voci di uomo (soprani, contralti)."

La composizione ha tutto il carattere di essere stata scritta con grande spontaneità, quasi come un'improvvisazione; inoltre la presenza di talune leggere correzioni fa pensare ad una notevole rapidità di stesura."

 

bibliografia: Bollettino Santuario di San Nicola n. 5 anno LXXIV giugno 2002 pag. 157

"Il Maestro don Lorenzo Perosi" un amico per gli Agostiniani di P. Marziano Rondina