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Percorso : HOME > Associazione > Attività > Mostre > L'Ottocento > Stampe > AgostinianiMONACO AGOSTINIANO
AGOSTINIANI
F. Ferrari
Roma 1823
Gli Agostiniani a Roma e in Vaticano
La Sacrestia vaticana
Papa Giovanni XXII (1342-1352) aveva decretato, nel 1352, che il sagrista, da sempre scelto tra i Religiosi dell'Ordine agostiniano, fosse allo stesso tempo custode del Sacrario, bibliotecario e confessore del Papa. Quando la Biblioteca vaticana fu ampliata e venne riorganizzata sotto il papato di Sisto IV (1471-1484) fu costituito un bibliotecario distinto. Papa Alessandro VI, con Bolla del 15 ottobre 1497 confermava che l'ufficio di Sagrista in perpetuo doveva essere assegnato ad un agostiniano. Per quanto poi riguarda l'ufficio di confessore, il sagrista Venerabile Giuseppe Bartolomeo Malocchio fu il confessore del Papa Pio VII (1800-1820). Tra i molti sagristi distintisi per santità e dottrina, giova ricordare Angelo Rocca (1545-1620) il quale, con l'approvazione di Paolo V, fondò la prima biblioteca pubblica della città eterna: l'Angelica, nel convento di sant'Agostino.
La Parrocchia di S. Anna
Il 30 maggio 1929 con la Costituzione Apostolica "Ex Lateranensi pacto" Pio XI istituiva la "Pontificia Parrocchia di Sant'Anna in Vaticano", affidandone la cura agli Agostiniani. Il 7 giugno successivo avvenne la nomina del primo parroco nella persona dell'agostiniano p. Agostino Ruelli. Il 18 agosto del medesimo anno iniziava l'officiatura della Parrocchia nella chiesa di S. Anna, già appartenente alla Confraternita dei Palafrenieri. Nel medesimo anno, la chiesa parrocchiale S. Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo, degli Agostiniani, per disposizione di Pio XI venne affidata ai Salesiani. Sino al 1929 l'incarico di Parroco dei Sacri Palazzi in Vaticano era gestito dal Sagrista Pontificio. In virtù della Costituzione apostolica di Pio XI "Ex Lateranensi pacto", il Sagrista venne nominato anche Vicario Generale del Papa per la Città del Vaticano, "con le necessarie facoltà, anche per il tempo della Sede vacante". Nel 1968 Paolo VI aboliva il titolo di "Prefetto del Sacrario Apostolico"... restando nel suo ufficio, ma chiamandosi "Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano" cf Litterae Apostolicae Motu Proprio datae "Pontificalis Domus" del 28 gennaio 1968 (AAS-60-1968-p. 305-315). Infine, nel 1991 Giovanni Paolo II affidava la cura pastorale della Città del Vaticano, in qualità di Vicario Generale, al cardinale arciprete "pro tempore" della Basilica Vaticana (cf. OR 14-15 gennaio 1991).
Custodia Sacrario Apostolico
Il 31 gennaio dell'anno 1991 Giovanni Paolo II scrive va al Generale degli Agostiniani Miguel Angel Orcasitas Gomez "(...) Da quando, nel lontano 1352, l'incarico di Sagrista cominciò ad essere affidato agli Agostiniani, codesto Ordine s'è sempre distinto per un servizio esemplare fedele e diligente, guadagnandosi il vivo compiacimento ed apprezzamento dei Sommi Pontefici. Ora che le mutate circostanze hanno suggerito le suddette innovazioni, sento il dovere ed il bisogno di far pervenire all'Ordine di Sant'Agostino l'espressione della mia gratitudine per il lavoro compiuto in così lungo lasso di tempo, a diretto servizio del Papa ed a sostegno della vita pastorale nell'ambiente a Lui più strettamente connesso. Gli Agostiniani hanno ben meritato davanti a Dio ed alla Chiesa nel disimpegno della loro importante attività. Proprio per questo, desiderando di non privarmi del loro prezioso contributo, ho chiesto che i Religiosi di codesto Ordine restassero presenti in Vaticano per la cura spirituale della Parrocchia di Sant'Anna, per il servizio della Sagrestia Pontificia e per la custodia del Sacrario Apostolico." L'ultimo agostiniano ad esercitare l'ufficio di Sagrista e di Vicario del Papa per la Città del Vaticano è stato il vescovo Pietro Canisio Van Lierde (1961-1991).